La Nuova Sardegna

Olbia

Flash mob di 86 passeggini per il Punto nascita chiuso 

Flash mob di 86 passeggini per il Punto nascita chiuso 

La Maddalena, protesta nel giorno in cui a Portogruaro la struttura viene riaperta Attacco alla Regione all’indomani dell’annuncio dell’apertura del Mater nel 2018

03 giugno 2017
2 MINUTI DI LETTURA





LA MADDALENA. Dopo la protesta dei pancioni ecco la protesta dei passeggini. Una distesa di carrozzine, 86 in tutto, ha occupato il piazzale davanti al municipio. Un flash mob non casuale. Mentre La Maddalena mantiene il lutto al braccio per il suo Punto nascita chiuso da mesi dalla Regione, Portogruaro ne ha festeggiato la riapertura. Dietro i sorrisi delle mamme del comune veneto l’impegno del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. Per circa un’ora le culle vuote hanno occupato la piazza principale dell’isola. Una protesta silenziosa ma di impatto. Non contro il Comune, ma contro la Regione, colpevole di aver chiuso il Punto nascita e di smantellare pezzo dopo pezzo l’ospedale. “Meglio veneti che sardi” si leggeva tra i cartelli appesi ai passeggini. E ancora “Tagliate gli stipendi ai manager non i reparti” e “Festeggiate il Mater mentre il Merlo chiude”. Chiaro il messaggio alla Regione, in primis all’assessore Luigi Arru e al manager dell’Ats Fulvio Moirano che senza giri di parole ha detto di non avere alcuna intenzione di riaprire il Punto nascita. Ma non solo. Proprio qualche giorno fa una parata di politici ha festeggiato davanti a flash e obiettivi l’annunciata apertura del Mater Olbia per il 2018 e lo stato di avanzamento dei lavori all’85%. Un’ilarità che non ha lasciato indifferenti i maddalenini, da mesi in lotta per salvare l’ospedale. A guidare la protesta contro la Regione, non come esponente della maggioranza ma come padre, anche Fabio Lai. «Come per la raccolta firme per il Punto nascita e per salvare l’ospedale così anche oggi scendo in piazza come padre – afferma Lai –. Sono al fianco delle neo e future mamme per gridare a gran voce il nostro dissenso contro questa scelta scellerata. Vogliono mascherare i tagli sulla sanità da provvedimenti per tutelare la sicurezza. Il Giovanni Paolo II di Olbia non è in grado di ricevere tutte le donne in dolce attesa della Gallura. Hanno problemi logistici e di personale che anche alcune donne maddalenine hanno sperimentato sulla loro pelle in questi mesi. La Maddalena e Tempio devono essere riaperti per sopperire a queste mancanze oggettive. Mai come oggi sono necessarie azioni politiche importanti contro quello che si profila essere una vera emergenza sanitaria».
Il Punto nascita è solo la punta dell’iceberg dei problemi dell’ospedale Paolo Merlo. Anche la camera iperbarica è chiusa. Temporaneamente rassicura la Assl. Ma anche il Punto nascita doveva essere solo sospeso. Eppure le sue porte sono rimaste sigillate. (se.lu.)
In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative