La Nuova Sardegna

Olbia

I cetacei “sorvegliati speciali” 

di Andrea Nieddu
I cetacei “sorvegliati speciali” 

La Maddalena, ricercatori e Comuni hanno illustrato le politiche di tutela dei mammiferi marini

09 giugno 2017
2 MINUTI DI LETTURA





LA MADDALENA. Le politiche di tutela dei mammiferi marini all’interno del Santuario Pelagos sono state al centro di un convegno. Un’occasione di approfondimento scientifico per fare il punto sulle diverse esperienze che hanno coinvolto le 11 amministrazioni comunali costiere che operano nel perimetro del Santuario Pelagos, tra cui il Parco dell’arcipelago della Maddalena e quello dell’Asinara. Il convegno è stato organizzato dal reparto ambientale marino del ministero dell’Ambiente su volontà della direzione generale della protezione natura e in particolare dalla direttrice Maria Carmela Giarratano. Hanno aderito la direzione generale del servizio tutela della natura dell’assessorato all’ambiente della Regione, i rappresentanti dell’università degli studi di Sassari e dell’istituto zooprofilattico e il delegato della Corsica Gianluigi Cancemi, animatore del progetto Gect - parco marino internazionale delle Bocche di Bonifacio. Per l’amministrazione era presente il sindaco Luca Montella, il direttore marittimo di Olbia Pietro Preziosi, il commissario del parco Leonardo Deri e il direttore facenti funzioni Yuri Donno. Interessanti le esperienze maturate all’interno dell’arcipelago della Maddalena da due realtà associative locali che operano nel campo della ricerca scientifica e nel monitoraggio dei mammiferi marini. Una è rappresentata da due ricercatori, Luca Bittau e Mattia Leone, dell’associazione Seame Sardinia. I due hanno esposto i dati accumulati in anni di monitoraggi e di collaborazione con l’Università degli studi di Sassari e con operatori privati di Whale Watching, sulle diverse specie presenti in prossimità del Canyon di Caprera. L’altra, rappresentata dal responsabile scientifico del progetto, il ricercatore Andrea Rotta, ha raccontato l’esperienza maturata nelle campagne di monitoraggio in tutto il nord Sardegna con il progetto “Sardegna nord cetacei”, anche questo in collaborazione con l’università di Sassari e il dipartimento di medicina veterinaria. Un intervento di stampo operativo, invece, quello tenuto dal rappresentante dell’istituto zooprofilattico della Sardegna Antonio Pintore, relativo alla gestione delle emergenze spiaggiamenti dei cetacei: illustrate le difficoltà di gestione delle operazioni e l’importanza dei rapporti con le amministrazioni su cui ricadono le competenze in materia sanitaria, per lo smaltimento degli animali.

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative