La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, il parcheggio di Pittulongu finisce al Tar

di Serena Lullia
Olbia, il parcheggio di Pittulongu finisce al Tar

Nel Piano dei litorali il terreno chiuso dal Comune è indicato come area di sosta

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OLBIA. Tutta colpa di un H. Che nel linguaggio urbanistico è una lettera nobile, al punto da segnare il futuro di uno o più terreni. Come nel caso dei parcheggi a pagamento di Pittulongu. I tre ettari alle spalle della spiaggia, proprio nella parte centrale, sono indicati dal Pai come Hi4, c massimo livello di rischio. Vietato fare interventi invasivi, solo piccole manutenzioni. Ecco perché il Comune lo ha fatto chiudere. Ma la variante al vecchio Pul, approvata dal Consiglio la scorsa settimana, prevede che quella sia un’area di sosta. Insieme alle altre due, all’ingresso e alla fine del retrospiaggia. Tutte Hi4. Ed è questo uno dei punti su cui i legali della Fenicia, la società a cui il Comune ha revocato la Dua per il parcheggio a pagamento, daranno battaglia al Tar.

Mistero Pul. Secondo l’ordinanza dirigenziale con cui nella serata di lunedì è stata revocata l’autorizzazione alla Fenicia, quei tre ettari di terreno sono intoccabili. Non solo sono classificati come zona H, di elevato pregio naturalistico, ma il Piano di assetto idrogeologico li inquadra come Hi4, il livello più elevato del rischio. Ma su quegli stessi terreni la scorsa estate le auto potevano parcheggiavano. Fino al mese di dicembre dello scorso anno il Comune aveva le aree in comodato d’uso. Nei prossimi giorni il terreno sarà chiuso. E all’appello mancheranno 400 parcheggi.

Il ricorso al Tar. I legali della Fenicia sono al lavoro sul ricorso da presentare al giudice amministrativo. La società ha preso in affitto i terreni con un contratto commerciale di sei anni rinnovabile per altri sei dalla Lido di Pittulongu srl. E ha fatto degli investimenti. Ha acquistato telecamere, colonnine, parcometri. «Abbiamo interrotto l’attività come ci è stato imposto ma faremo valere le nostre ragioni – dice Gavino Falchi, amministratore della Fenicia –. Vorrei sapere come mai su quei terreni, quando erano in comodato al Comune, era consentito parcheggiare, ora è vietato. Non credo che la pericolosità idraulica sia data dal fatto che prima l’area di sosta era libera e adesso è a pagamento». E oltre al ricorso al Tar La Fenicia valuta anche la possibilità di un esposto in Procura.



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