Abusi edilizi nelle ville: cinque indagati a Olbia
Il procuratore Fiordalisi ha chiuso l’inchiesta che coinvolge professionisti e tecnici del Comune
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OLBIA. Due funzionari del comune di Olbia, due professionisti privati e un imprenditore statunitense con passaporto svizzero sono stati indagati, dal capo della procura della Repubblica di Tempio Domenico Fiordalisi, per concorso in falsità ideologica e rifiuto o omissione in atti d’ufficio. L’inchiesta che vede indagati il dirigente del settore urbanistica del Comune di Olbia Costantino Azzena e i tecnici del settore edilizio Ferruccio Terrosu, oltre al geometra Maurizio Rizzu, all’ingegnere sassarese Giovanni Conconi e al magnate dell’alta finanza Jack Joseph Setton, di Santa Monica (California) ma residente in un cantone svizzero, è relativa alle ristrutturazioni o ampliamenti avvenuti in diverse ville di Porto Rotondo e appartenenti a manager tedeschi, russi e canadesi.
I lavori di ristrutturazione o costruzione di nuovi complessi in aree ad alta tutela paesaggistica senza alcuna licenza, il rifiuto di emanare ordinanze per il ripristino dello stato dei luoghi nonostante le relazioni conclusive dei tecnici comunali e le sanatorie apposte su opere insanabili sono al centro delle mega indagine avviata nel 2014 dal capo della procura della Repubblica Domenico Fiordalisi il quale dispose personalmente le verifiche su quattro prestigiose ville costruite sulla riva del mare nel compendio di Porto Rotondo, ville che, nel corso degli anni, sarebbero state ampliate in violazione alle norme paesaggistiche ed edilizie. Una indagine tenuta riservatissima sino a ieri l’altro, quando gli avvisi di concluse indagini e le deleghe per gli interrogatori di garanzia sono state notificate ai cinque indagati, assistiti dagli avvocati penalisti Marzio Altana e Antonia Mele. Gli indagati e i loro difensori hanno ora 20 giorni di tempo per produrre memorie difensive e richiedere ulteriori indagini a loro favore. Al dirigente del settore urbanistico del comune di Olbia Costantino Azzena il capo della Procura contesta la mancata emanazione di un provvedimento di ripristino dei luoghi su un immobile realizzato in area protetta, mentre a Ferruccio Terrosu, tecnico comunale, viene contestata la mancata rilevazione della «non sanabilità di opere già realizzate, trattandosi di edificazioni non sanabili. Il geometra Maurizio Rizzu deve rispondere dell’accusa di aver predisposto un progetto di sanatoria per opere eseguite successivamente alla domanda di condono, mentre a Giovanni Conconi, ingegnere direttore dei lavori, d’aver firmato l’accertamento di conformità delle opere nonostante si trattasse di edificazioni non sanabili. Una delle ville è di proprietà del magnete svizzero-statunitense Jack Setton, il quale aveva richiesto e fatto realizzare un mega immobile in una zona di Porto Rotondo tutelata da inderogabili norme paesaggistiche, fronte mare.
Nel calderone giudiziario sono finiti gli ampliamenti o ristrutturazioni di altre quattro ville, lavori vietati dalle normative vigenti. (g.p.c.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
I lavori di ristrutturazione o costruzione di nuovi complessi in aree ad alta tutela paesaggistica senza alcuna licenza, il rifiuto di emanare ordinanze per il ripristino dello stato dei luoghi nonostante le relazioni conclusive dei tecnici comunali e le sanatorie apposte su opere insanabili sono al centro delle mega indagine avviata nel 2014 dal capo della procura della Repubblica Domenico Fiordalisi il quale dispose personalmente le verifiche su quattro prestigiose ville costruite sulla riva del mare nel compendio di Porto Rotondo, ville che, nel corso degli anni, sarebbero state ampliate in violazione alle norme paesaggistiche ed edilizie. Una indagine tenuta riservatissima sino a ieri l’altro, quando gli avvisi di concluse indagini e le deleghe per gli interrogatori di garanzia sono state notificate ai cinque indagati, assistiti dagli avvocati penalisti Marzio Altana e Antonia Mele. Gli indagati e i loro difensori hanno ora 20 giorni di tempo per produrre memorie difensive e richiedere ulteriori indagini a loro favore. Al dirigente del settore urbanistico del comune di Olbia Costantino Azzena il capo della Procura contesta la mancata emanazione di un provvedimento di ripristino dei luoghi su un immobile realizzato in area protetta, mentre a Ferruccio Terrosu, tecnico comunale, viene contestata la mancata rilevazione della «non sanabilità di opere già realizzate, trattandosi di edificazioni non sanabili. Il geometra Maurizio Rizzu deve rispondere dell’accusa di aver predisposto un progetto di sanatoria per opere eseguite successivamente alla domanda di condono, mentre a Giovanni Conconi, ingegnere direttore dei lavori, d’aver firmato l’accertamento di conformità delle opere nonostante si trattasse di edificazioni non sanabili. Una delle ville è di proprietà del magnete svizzero-statunitense Jack Setton, il quale aveva richiesto e fatto realizzare un mega immobile in una zona di Porto Rotondo tutelata da inderogabili norme paesaggistiche, fronte mare.
Nel calderone giudiziario sono finiti gli ampliamenti o ristrutturazioni di altre quattro ville, lavori vietati dalle normative vigenti. (g.p.c.)
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