La Nuova Sardegna

Olbia

la denuncia 

In fila per una Tac urgente, l’attesa è almeno un mese

In fila per una Tac urgente, l’attesa è almeno un mese

OLBIA. Per una Tac urgente all’ospedale Giovanni Paolo II si deve aspettare almeno un mese. Non si tratta di fantasanità all’italiana, ma di vita vera. Lo racconta Agostino Spano, figlio del signor...

22 luglio 2017
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OLBIA. Per una Tac urgente all’ospedale Giovanni Paolo II si deve aspettare almeno un mese. Non si tratta di fantasanità all’italiana, ma di vita vera. Lo racconta Agostino Spano, figlio del signor Antonino, 93 anni e una Tac urgente prescritta dall’oculista. «Mio padre è stato visitato da uno specialista oculista che gli ha prescritto una Tac urgente – racconta il signor Spano –. Siamo andati immediatamente all’ospedale pensando che, vista la prescrizione urgente e vista anche l’età avanzata di mio padre, l’esame venisse fatto in giornata. Il 12 luglio dopo una lunga attesa ci è stato detto che saremmo stati ricontattati dopo alcuni giorni». Passano dieci giorni e in casa Spano non arriva nessuna telefonata dall’ospedale. «Ho quindi richiamato Radiologia – continua Spano –. Ho ricordato alla segretaria che mio padre doveva fare una Tac urgente e che ha 93 anni. Dall’altra parte del telefono mi viene spiegato che prima di mio padre c’erano altre 30 Tac urgenti. E che per smaltirle tutte sarebbero serviti almeno 15 giorni. Che sommati ai dieci giorni di attesa della telefonata fanno circa un mese». Inevitabile la rabbia dell’uomo. «Mi domando come possano, un ministro della Sanità e un assessore regionale alla Sanità tagliare risorse e uomini e ridurre in questo modo servizi essenziali per i cittadini – commenta Spano –. La salute è un diritto. Non tutti si possono permettere le visite private. I nostri politici dovrebbero provare sulla loro pelle come hanno ridotto il servizio sanitario pubblico».



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