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Cocaina nera nello zainetto, il cuoco di Monti resta in cella

Cocaina nera nello zainetto, il cuoco di Monti resta in cella

OLBIA. Si è avvalso della facoltà di non rispondere il cuoco di Monti, Stefano Pinna, 27 anni, arrestato dai carabinieri al porto di Olbia per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti:...

10 agosto 2017
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OLBIA. Si è avvalso della facoltà di non rispondere il cuoco di Monti, Stefano Pinna, 27 anni, arrestato dai carabinieri al porto di Olbia per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti: dentro il suo zainetto, i militari in servizio all’Isola Bianca, avevano trovato due chili di cocaina. Non quella tradizionale, ma la cosidetta “cocaina nera”, capace di sfuggire al fiuto dei cani e ai tradizionali narcotest, arrivata per la prima volta in Sardegna.

Pinna resterà in cella, a Bancali: così ha deciso il gip del tribunale di Tempio Alessandro di Giacomo che ieri mattina ha convalidato l’arresto disponendo la custodia cautelare in carcere del 27enne, così come richiesto dal pm Cristina Carunchio. Il giovane, assistito dagli avvocati Antonello Desini del Foro di Tempio e Gianni Falchi del Foro di Nuoro, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il sequestro della “cocaina nera” era scattato lunedì mattina allo sbarco dei passeggeri dalla nave proveniente da Livorno. Nello zaino del cuoco montino, i militari avevano trovato quattro pacchi ben sigillati di una sostanza scura, ottenuta mescolando la cocaina con particelle magnetiche nere di ferro e potassio tiocianato, procedimento che permette alla sostanza stupefacente di cambiare colore e odore, tanto da sfuggire al fiuto dei cani antidroga e ai narcotest di vecchia generazione. Solo con l’utilizzo di un narcotest di nuova generazione, messo a disposizione dalla guardia di finanza, è stato possibile accertare che il principio attivo era cocaina. (t.s.)

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