La Nuova Sardegna

Olbia

Rottura in maggioranza: vertice segreto in Comune

di Angelo Mavuli
Rottura in maggioranza: vertice segreto in Comune

Dopo la cacciata dell’assessore Alessandra Amic, Biancareddu convoca i suoi: nessuna notizia sino a tarda sera, mugugni da parte di chi non è vicino al sindaco

06 settembre 2017
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TEMPIO. La repentina cacciata di Alessandra Amic, dall’assessorato ai Servizi Sociali da parte del sindaco Andrea Biancareddu, per essersi la stessa rifiutata, in autotutela, di approvare la delibera n, 139 con la quale si decidevano le modalità di distribuzione ed erogazione di sussidi economici regionali, è stata affrontata ieri pomeriggio dal gruppo consiliare di maggioranza convocato nel palazzo comunale di Piazza Gallura dal sindaco Biancareddu per spiegare al gruppo le ragioni del suo gesto.

Sull’incontro, sino a tarda sera, vigeva il più assoluto riserbo. Anche se, (soprattutto da parte di alcuni consiglieri non proprio fedelissimi, o per lo meno non in perfetto accordo con il sindaco), i mugugni e le esternazioni “estremamente riservate” sono state più volte espresse. Facile ipotizzare che al termine del vertice, se dovesse esservi un comunicato ufficiale, peraltro non ancora stilato per comunicare il defenestramento, i pareri favorevoli alla revoca dell’incarico dell’avvocato Alessandra Amic, saranno la maggioranza. Al di là di quello che sarà il risultato, non vi è dubbio però che a livello politico l’episodio abbia aperto nella stessa maggioranza una falla di non poco conto. Alla luce anche del fatto che alla fine naturale del mandato mancano ancora 33 mesi. Due anni e nove mesi cioè, un tempo infinito che con la vacuità della politica potrebbe equivalere però alla velocità di un fulmine. L’augurio della maggior parte della popolazione, quella più pacata, non adusa agli scontri verbali sul web e che ama parlare guardando l’interlocutore negli occhi piuttosto che nascondersi con un sinonimo dietro lo schermo di un computer, è che quanto prima gli interessi della città prevalgano su quelli di parte o di partito o di schieramento.

“Sarebbe davvero un peccato - ha detto qualcuno vicino alsindaco- vanificare per una ripicca i risultati raggiunti finora dall’intera giunta”.

La vicenda che ha messo a subbuglio gli ambienti politici cittadini e galluresi ma anche la gente comune, risale a giovedì 31 agosto, quando il sindaco Biancareddu con un decreto, il numero dieci, annuncia di avere revocato la delega di assessore ai servizi sociali - dinamiche della famiglia - politiche comunitarie e giovanili, ad Alessandra Amic. «La decisione - scriveva Biancareddu nel suo decreto -, scaturisce da ampie valutazioni di opportunità politica e amministrativa, (rimesse in via esclusiva a questa autorità) e legate sia a esigenze di carattere generale, come quelle dell'interesse pubblico di garantire l'efficacia e l'efficienza dell'indirizzo e dei programmi politici e amministrativi, sia a particolari esigenze di maggiore operosità ed efficienza degli specifici settori dell'amministrazione, impegnati nelle materie delegate all'assessore». Una decisione, come ormai si sa, che ha suscitato enorme lo scalpore.

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