La Nuova Sardegna

Olbia

Tavolara, la lezione dei centri di educazione

Tavolara, la lezione dei centri di educazione

Si è concluso il meeting ospitato dall’Area marina protetta. Ieri l’incontro tra operatori e docenti

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OLBIA. La due giorni di Tavolara si è conclusa tra mille soddisfazioni, compresa quella di aver come ospite un ministro. L’Area marina protetta di Tavolara, diretta da Augusto Navone, ha fatto da epicentro all’atto finale del progetto della rete dei Ceas, cioè i centri di educazione ambientali dal 2009 accreditati con la Regione. Centri che hanno l’importante compito di promuovere la salvaguardia ambientale tra i cittadini di tutte le età. Al momento sono 11 e presto, con il rilancio di un nuovo progetto di rete, diventeranno 29. L’obiettivo della rete è promuovere la condivisione di idee e esperienze tra i vari centri e stimolare la crescita professionale degli operatori che si occupano di educazione ambientale nelle scuole, nelle spiagge e nei parchi. Ieri mattina, nella Casa delle farfalle di mare di Porto San Paolo, gli operatori dei centri di educazione ambientale si sono presentati a 25 docenti provenienti da tutta la Sardegna. Insegnanti che parteciperanno alle attività educative proposte dagli operatori. Invece lunedì mattina, direttamente a Tavolara, si è tenuta una conferenza sul percorso svolto dal 2009 a oggi dalla rete regionale dei Ceas. Sono intervenuti numerosi relatori. Tra i tanti anche il ministro dell’Infrastrutture Graziano Delrio, il presidente della Regione Francesco Pigliaru e l’assessore regionale all’Ambiente Donatella Spano. Durante l’incontro, moderato dalla giornalista Caterina De Roberto, i rappresentanti della Regione hanno confermato gli impegni relativi ai fondi da destinare all’educazione ambientale e alla salvaguardia dell’ambiente. Giovanna Spano, l’operatrice dell’Area marina protetta di Tavolara che è anche capofila della rete Ceas, ha illustrato le attività svolte in questi ultimi anni dai centri di educazione accreditati. Spazio anche a quelle esperienze che hanno come faro il rispetto dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile. Per esempio è intervenuta Daniela Ducato, che ha raccontato l’esperienza del social carpet e della culla nido con cui la Regione ha partecipato ad Expo 2015 e 2017.

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