i riformatori alla maddalena
Concluso tour contro la riforma sanitaria
LA MADDALENA. Si è concluso alla Maddalena da dove era partito, il tour contro la riforma sanitaria promosso dal comitato “#No alla RifoGna sanitaria regionale”. Nato alla Maddalena su iniziativa...
29 settembre 2017
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LA MADDALENA. Si è concluso alla Maddalena da dove era partito, il tour contro la riforma sanitaria promosso dal comitato “#No alla RifoGna sanitaria regionale”. Nato alla Maddalena su iniziativa del consigliere Fabio Lai, esponente dei Riformatori, il tour all'inizio era stato pianificato con convegni solo nei comuni galluresi, poi attraverso i social lo slogan è diventato virale, e gli incontri si sono svolti così oltre i confini: a Sassari e Oristano. «I cittadini sono tornati a discutere nelle piazze – commenta Lai -, c'è stata una grande risposta, numerose le presenze durante le varie tappe perché il tema della sanità è particolarmente sentito dai sardi». Alla chiusura dei lavori dell’ultima tappa isolana, Giovanni Pileri ha illustrato i due emendamenti salva punto nascite depositati dai Riformatori sardi. «Con gli emendamenti - spiega Pileri -, chiediamo di prevedere il servizio come spoke dell’hub di Olbia e, a tal fine, l’Ats Sardegna e l’Area socio sanitaria della Gallura dovranno assicurare l’integrazione della pianta organica del reparto di Olbia nonché il servizio di guardia anestesiologico all’ospedale Paolo Merlo per 24 h su 24 e per 365 giorni l’anno. Per soddisfare i dovuti livelli di sicurezza e assistenza previsti, il personale medico dovrà ruotare periodicamente da e per i presidi ospedalieri con un numero di parti non inferiore ai 500 annui per garantire idonea pratica clinica. Abbiamo predisposto anche un emendamento per la camera iperbarica, auspichiamo che tutti i consiglieri regionali galluresi votino questi emendamenti». A chiusura del convegno Lai ha sottolineato che «la riforma sanitaria non è solo un atto fatto male perché non tiene conto delle vere peculiarità territoriali ma, in maniera paradossale, prevede eccezioni per presidi ospedalieri in zone che senza dubbio sono meno disagiate di un’isola nell’isola come la nostra». (w.b.)