La Nuova Sardegna

Olbia

Chiesa e forze laiche unite nella lotta contro l’usura

di Angelo Mavuli
Chiesa e forze laiche unite nella lotta contro l’usura

Ieri il seminario organizzato dall’Eurispes. Numerosi studenti tra il pubblico Fara: «Un fenomeno complesso che coinvolge anche il sistema economico»

30 settembre 2017
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TEMPIO. Il seminario sull’usura, organizzato a Tempio dall’Eurispes con il contributo della Regione Sardegna, del Coordinamento Antiracket e antiusura del Ministero dell’Interno e della Fondazione Santi Simplicio e Antonio della Diocesi Tempio-Ampurias, si è rivelato come una sorta di viatico eccellente per rafforzarsi tutti, Istituzioni laiche e religiose, forze dell’ordine, insegnanti, studenti e semplici cittadini, nella lotta all’usura. Definita da monsignor Giovanni Maria Pittorru, presidente della Fondazione Santi Simplicio e Antonio, “vergognosa e crudele”, con le parole di San Giovanni Crisostomo. Ma gli appellativi con i quali l’usura è stata definita dai relatori, sono stati i più disparati, tesi tutti a sottolineare agli uditori, fra cui anche alcune quinte classi del Liceo Dettori, dell’Istituto Tecnico e dell’Artistico, la pericolosità sociale del fenomeno. Gli interventi. coordinati e introdotti da Marco Bittau, capo servizio della Nuova Sardegna Gallura, dopo il saluto del vescovo monsignor Sebastiano Sanguinetti e l’apertura dei lavori con il direttore Gerolamo Balata, sono proseguiti con la relazione introduttiva del presidente Gian Maria Fara che, da ricercatore, ha illustrato l’usura come «fenomeno complesso, riguardante la società, le sue istituzioni e il sistema economico caratterizzato da un’ambiguità tipica di molte attività illegali. Un atto di violenza criminale, insomma, vestito con uno schema negoziale di diritto bancario o commerciale».

Preoccupanti i dati ed i numeri forniti dal ricercatore sia sulle persone che si sono rivolte agli usurai sia sul business dell’usura. Si è appellato inizialmente, «alla verità della fede che richiede, oggi più che mai, una attenzione specifica sui grandi temi della giustizia», monsignor Giovanni Maria Pittorru che, dopo avere illustrato l’attività della Fondazione, voluta nel 1998 da monsignor Paolo Atzei, ha chiarito che la Fondazione,(riconosciuta a livello regionale e ministeriale), non può aiutare un usurato, ma opera perché chi è in difficoltà non si rivolga all’usuraio. Sono seguiti gli interventi del prefetto di Sassari, del comandante regionale della Guardia di Finanza e del magistrato Ricardo De Vito che non ha lasciato dubbi sulle responsabilità di una giustizia troppo lenta su questo fronte.

Appassionati e partecipati anche, gli interventi dei vari Ordini, dottori commercialisti, avvocati, Camera di commercio, Confartigianato, Cna Gallura. Il prezioso suggello ai lavori è giunto infine dall’intervento illuminato del prefetto Domenico Cuttaia, commissario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura.

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