La Nuova Sardegna

Olbia

L’allarme: «Il mare come cestino di rifiuti»

L’allarme: «Il mare come cestino di rifiuti»

Arzachena, la denuncia sull’inquinamento del Mediterraneo al convegno dedicato all’ambiente

05 ottobre 2017
2 MINUTI DI LETTURA





ARZACHENA. Mentre il sindaco Roberto Ragnedda a Milano ha preso parte alla due giorni di One Ocean forum, l'evento internazionale sulla sostenibilità dell'oceano ideato dallo Yacht club Costa Smeralda da cui è nata la “Charta Smeralda” per salvaguardare gli oceani e i mari, nell'auditorium di Arzachena i riflettori ieri erano puntati sull'evento “Mediterraneo da amare, Pelagos da salvare”. L'area marina di biodiversità compresa nel territorio francese, monegasco e italiano, in cui vivono e si riproducono numerose specie di cetacei è stata al centro della giornata dedicata alla tutela del mare e della fauna marina, promossa dall'associazione Raimondo Bucher e dal Comune, in collaborazione con Sea Shepherd. «Lottiamo perché il mare, come emerge dalle ricerche portate avanti negli ultimi anni insieme a Cima Foundation –dice il responsabile dipartimento scuole dell'organizzazione internazionale, Eugenio Fogli -, è usato come un cestino di rifiuti. Il problema dell'inquinamento è enorme. Nel prossimo futuro ci sarà più plastica che pesci in mare. Balene, tartarughe e delfini muoiono perché hanno lo stomaco pieno di plastica. Nello stomaco di una balena sono stati trovati 30 sacchetti di plastica. Dobbiamo pensare a ogni nostro gesto, perché il nostro comportamento incide sull'equilibrio naturale». Dal 2013 Arzachena, che insieme ad altri 10 comuni costieri ha sottoscritto la carta di partenariato promossa dal ministero dell'ambiente, sta portando avanti una serie di attività finalizzate alla sensibilizzazione, alla ricerca e al sostegno di iniziative dedicate al mare. Intenso momento di riflessione per gli studenti delle medie di Arzachena e Abbiadori durante la proiezione del docu-film “Mediterraneo mare di vita”.Con i riflettori puntati sulla Sardegna, la pellicola è diretta, prodotta e co-ideata dalla regista Caterina Ponti, il vicesindaco Cristina Usai le ha consegnato un riconoscimento “per la sensibilità e l'attenzione mostrata col documentario verso l'ambiente e la fauna marina”. All'incontro era presente anche la Smeralda Holding che si è resa disponibile a collaborare con il Comune in progetti futuri legati alla tutela del mare. Il consigliere con delega all'Ambiente, Michele Occhioni, ha sottolineato che «turismo e ambiente devono andare di pari passo. E che l'amministrazione è intenzionata a promuovere altre attività, compresa una gita in barca per far vivere ai ragazzi un'esperienza di ricerca e osservazione dell'ambiente marino». (w.b.)

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative