Olbia, picchiato e rapinato in casa in pieno giorno
Un settantenne colpito al volto da due malviventi che indossavano un cappuccio
08 ottobre 2017
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OLBIA. Gli hanno sferrato un pugno in faccia e lo hanno minacciato con un coltello, portandosi via pochi soldi trovati in casa e diversi oggetti in argento. Sono stati attimi di terrore quelli vissuti ieri mattina da un settantenne di Olbia, aggredito e rapinato in pieno giorno nella sua casa, alla fine di via Veronese.
I malviventi – due persone che indossavano il cappuccio della felpa e occhiali scuri – hanno fatto irruzione nella sua abitazione intorno a mezzogiorno.
L’anziano, che abita insieme alla moglie, in quel momento era solo in casa. Probabilmente i due hanno atteso che la donna uscisse per poter agire ancora più tranquillamente. La porta di casa era aperta. L’uomo se li è ritrovati davanti all’improvviso. Non gli hanno dato il tempo neanche di parlare e di reagire: lo hanno subito colpito con un pugno. «Vogliamo i soldi e i gioielli. Dove sono? Dov’è la cassaforte», gli urlavano con insistenza, strattonandolo. Poi, lo hanno costretto a salire al piano di sopra, in camera da letto e mentre uno lo teneva fermo, l’altro, rovistava dappertutto cercando soldi e tutto ciò che poteva rubare. I due, che avevano un accento straniero, hanno arraffato pochi soldi, un orologio e diversi oggetti in argento. Il pugno e le minacce di morte non sono bastate: l’uomo è stato ripetutamente minacciato anche con un coltello, come confermano dalla polizia – che si sta occupando delle indagini – intervenuta in via Veronese dopo che il settantenne è riuscito a dare l’allarme non appena ha avuto la certezza che i ladri erano fuggiti.
Sul posto sono intervenuti anche gli uomini della Scientifica.
I malviventi – due persone che indossavano il cappuccio della felpa e occhiali scuri – hanno fatto irruzione nella sua abitazione intorno a mezzogiorno.
L’anziano, che abita insieme alla moglie, in quel momento era solo in casa. Probabilmente i due hanno atteso che la donna uscisse per poter agire ancora più tranquillamente. La porta di casa era aperta. L’uomo se li è ritrovati davanti all’improvviso. Non gli hanno dato il tempo neanche di parlare e di reagire: lo hanno subito colpito con un pugno. «Vogliamo i soldi e i gioielli. Dove sono? Dov’è la cassaforte», gli urlavano con insistenza, strattonandolo. Poi, lo hanno costretto a salire al piano di sopra, in camera da letto e mentre uno lo teneva fermo, l’altro, rovistava dappertutto cercando soldi e tutto ciò che poteva rubare. I due, che avevano un accento straniero, hanno arraffato pochi soldi, un orologio e diversi oggetti in argento. Il pugno e le minacce di morte non sono bastate: l’uomo è stato ripetutamente minacciato anche con un coltello, come confermano dalla polizia – che si sta occupando delle indagini – intervenuta in via Veronese dopo che il settantenne è riuscito a dare l’allarme non appena ha avuto la certezza che i ladri erano fuggiti.
Sul posto sono intervenuti anche gli uomini della Scientifica.