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Vallicciola senza servizi, camperisti delusi

Vallicciola senza servizi, camperisti delusi

TEMPIO. Forse quanto si fa per la sua valorizzazione non è ancora abbastanza. La seconda montagna della Sardegna, eccellenza naturalistica dei diversi comuni galluresi che si affacciano sui suoi...

08 ottobre 2017
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TEMPIO. Forse quanto si fa per la sua valorizzazione non è ancora abbastanza. La seconda montagna della Sardegna, eccellenza naturalistica dei diversi comuni galluresi che si affacciano sui suoi versanti, continua a essere al centro di polemiche e rimostranze. È sufficiente recarsi a Vallacciola per incontrare lungo la strada turisti che un po’ desolatamente tolgono le tende prima del dovuto. Tra i più delusi ci sono soprattutto i camperisti, richiamati a Vallicciola dalle allettanti indicazioni che trovano su molte guide. Quasi sempre non italiani, attraversano la strada facendo affidamento sui loro aggiornatissimi road-book. Non così aggiornati però da far sapere loro che, una volta giunti a destinazione, in questo caso ai piedi del Limbara, dovranno cavarsela da soli. I servizi di cui avrebbero bisogno (in dotazione a molte aree per camper e caravan) non ci sono oppure non sono facilmente fruibili. Servizi igienici, acqua potabile e qualche punto di ristorazione continuano a mancare o a essere presenti in modo intermittente.

Dalle sorgenti tradizionali non sgorgherebbe più acqua, ma sembra che ci sia ancora in funzione una fontanella. Forse troppo poco per il potenziale fabbisogno del popolo degli escursionisti, il cui numero cresce soprattutto nei mesi estivi. Dello stato delle cose sono consapevoli molti tempiesi che hanno a cuore il futuro (ma qui si tratta dell’immediato presente) della loro montagna. Celebrata nei libri, al centro di tanti progetti di rilancio, luogo amato da naturalisti e biologi per le sue straordinarie peculiarità, ma anche argomento di pubblico dibattito e studio nelle scuole cittadine, il Limbara è lì che attende nuove attenzioni e qualche investimento in più. (g.pu.)

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