La Nuova Sardegna

Olbia

Canile-rifugio completato lo gestirà una cooperativa

di Angelo Mavuli
Canile-rifugio completato lo gestirà una cooperativa

Lavori finiti dopo 10 anni di interruzioni, si risparmieranno 30mila euro l’anno La struttura di accoglienza di Padulo è stata realizzata vicino a quella sanitaria

11 ottobre 2017
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TEMPIO. Dopo 10 anni di interruzioni e riprese, si sono finalmente conclusi a Tempio in agro di Padulo sulla statale 133 Tempio-Palau, i lavori per la realizzazione di un canile comunale. La cui carenza ha creato non pochi problemi di carattere igienico sanitario con anche costi altissimi per la città costretta da molto tempo a rivolgersi al Canile Europa di Olbia con un costo annuo che si aggira sui 30 mila ero.

Problemi. Una storia tormentata quella del canile di Padulo, iniziata nel 2007. In quel periodo, i lavori, per una serie di rivalità interne alla maggioranza di allora e soprattutto per intoppi burocratici, si erano fermati alla realizzazione del solo canile sanitario, peraltro mai entrato in funzione. La difficoltà maggiore per il completamento dell’opera, con la realizzazione del canile rifugio che prevedeva l’accoglienza di circa 60/70 cani di fronte alla struttura sanitaria in un terreno dalla parte opposta della trafficatissima carreggiata, veniva osteggiata dall’Anas e dall’Asl, che non potevano ignorare i potenziali pericoli esistenti, sia per gli operatori sanitari, costretti ad attraversare la corsia per passare da un canile all’altro, sia per gli automobilisti.

Soluzione. Il problema è stato affrontato di petto sin dall’inizio del suo mandato dalla giunta Biancareddu, dando mandato all’assessore Francesco Quargnenti di trovare le giuste soluzioni. Le difficoltà sono state risolte l’anno scorso, acquistando un nuovo terreno di fianco al canile sanitario e restituendo il vecchio terreno al proprietario che, con senso civico, ha accettato di restituire, a debite condizioni, la somma percepita a suo tempo.

Canile Rifugio. La nuova struttura, di fianco a quella sanitaria, realizzata all’interno di una accogliente e ombrosa sughereta, consiste in 10 moduli box prefabbricati, dotati di un reparto chiuso per la zona notte, al quale i cani possono liberamente accedere, tramite una porta dotata di sistema a gattaiola, da uno spazio aperto di circa 30 metri quadri nel quale possono muoversi liberamente. L’impianto è dotato anche di un impianto idrico completo di erogatori, rubinetti e abbeveratoi e infine di una apposita concimaia per la raccolta delle feci.

L’appalto. La struttura passa ora nella conduzione del settore dei Servizi al patrimonio che dovranno provvedere entro breve tempo alla pubblicazione del bando per il suo affidamento a una cooperativa.

La storia. Per per la realizzazione del canile, nella passata amministrazione guidata da Romeo Frediani, si era impegnato inutilmente l’allora assessore Nicola Luciano. Il quale, però, venne ostacolato dai suoi stessi compagni di cordata.

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