La Nuova Sardegna

Olbia

“Caro estinto”: 500 euro in più per seppellire insieme i coniugi

di Tiziana Simula
“Caro estinto”: 500 euro in più per seppellire insieme i coniugi

Protesta nella frazione di Berchiddeddu per i costi del servizio cimiteriale applicati dall’Asco Ambrogio Valerio: ho pagato la concessione di un loculo nella tomba di famiglia, quindi già mio

23 ottobre 2017
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OLBIA. Il “caro estinto” si abbatte prepotentemente ancora una volta sui cittadini, aggiungendo rabbia e amarezza al dolore. Un problema, quello dei costi dei servizi cimiteriali, che continua a suscitare le proteste degli olbiesi, che si ritrovano a sborsare soldi per seppellire i propri cari anche quando la tomba è di famiglia, «quindi nostra e già pagata da tempo», rimarca Ambrogio Valerio, residente a Berchiddeddu. Una decina di giorni fa, ha perso la madre. «Il suo desiderio – spiega Ambrogio – era riposare accanto alla tomba del marito. Me lo diceva in continuazione. E io e mia moglie abbiamo ovviamente rispettato il suo volere, tanto più che avevamo a disposizione la tomba di famiglia nel cimitero di Berchiddeddu, nella quale, nel 2001, avevamo trasferito la cassettina con i resti di mio padre che era stato seppellito nel ’74 nel cimitero di Bari. In pratica, abbiamo tumulato nello stesso loculo la bara con la salma di mia madre e la cassettina con le ceneri di mio padre».

Domenica Fioredda ora riposa in pace vicino al marito Giovanni Valerio. E suo figlio è felice di aver esaudito il desiderio dell’amata madre. «Ma – rimarca amareggiato Ambrogio – ritengo davvero vergognoso il fatto di aver dovuto pagare all’Asco 500 euro per la concessione di un loculo che è già mio e nel quale c’era già la cassettina. Costo a cui si sono aggiunti 285 euro della tumulazione, più l’Iva, per un totale di 897 euro. Tutto ciò per un’operazione durata una quindicina di minuti: gli operai hanno tolto il marmo dal loculo, hanno tirato fuori la cassettina, infilato la bara e rimesso dentro la cassettina. Fine». Ma non è tutto. «L’altra cosa che mi ha fatto irritare – aggiunge Ambrogio – è che per risparmiare ci hanno proposto di mettere la bara sul loculo superiore a quello occupato, sempre nella tomba di famiglia, e poi, dopo un anno, fare il trasferimento della cassettina. Il costo sarebbe stato 50 euro. Non ne capisco il senso visto che si stava comunque occupando un loculo. Ovviamente non ho accettato perché ciò che mi interessava era onorare il desiderio di mia madre da subito, e non tra un anno».

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