La Nuova Sardegna

Olbia

Sì alla tassa di soggiorno natalizia Case vacanza come hotel a 5 stelle

di Walkiria Baldinelli
Sì alla tassa di soggiorno natalizia Case vacanza come hotel a 5 stelle

Santa Teresa, il Consiglio approva a maggioranza il tariffario. L’imposta scatterà il 27 dicembre Il sindaco: «Periodo sperimentale per testare i punti critici». La minoranza: «Si affonda il turismo»

29 ottobre 2017
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SANTA TERESA. Al via ’imposta di soggiorno natalizia. Il balzello che entrerà in vigore il 27 dicembren sarà è di 2 euro al giorno sia per chi alloggia negli hotel a 4 o 5 stelle che nelle seconde case. A Santa Teresa buona parte dell'economia ruota proprio intorno ai possessori, soprattutto residenti, delle seconde case. «Per loro abbiamo comunque previsto un’agevolazione: un importo annuo forfettario di 150 euro per ciascuna unità immobiliare. È anche un modo per contrastare il fenomeno degli affitti in nero», sottolinea l'assessore Stefania Taras. Il tributo scende a 1,50 euro al giorno per gli alberghi a 3 stelle, campeggi, b&b, affittacamere, agriturismo, turismo rurale e residence. Si spenderà 1 euro , cioè la tariffa minima applicata, per gli alberghi a 1 o 2 stelle, mentre autocaravan e caravan dovranno pagare l'importo massimo dell'imposta: 3 euro.

L’istituzione della tassa di soggiorno, il regolamento e le tariffe per il 2017 sono stati approvati dal Consiglio con i voti della maggioranza, non proprio compatta: si è astenuto il consigliere Laura Pischedda. Voti contrari dai banchi dell'opposizione.

Tariffe transitorie. «Il tributo entrerà a pieno regime nel 2019 – spiega il sindaco Stefano Pisciottu –, il prossimo sarà un anno transitorio. A gennaio, e comunque entro i primi mesi del 2018, verificheremo la metodologia da adottare per mitigare le criticità già emerse durante l'incontro con gli operatori delle strutture ricettive, alberghiere e non, sia quelle evidenziate dall'opposizione nella seduta consiliare».

Le perplessità. Nella dichiarazione di voto contrario, il gruppo “A cara a ventu” sottolinea che l'istituzione affrettata della tassa metterà in difficoltà i titolari di piccole, medie e grandi strutture ricettive che hanno già venduto pacchetti turistici per la prossima stagione estiva. «Saranno costretti a rimettercela di tasca propria – dichiara il consigliere Nino Azara –. Per 5 giorni, dal 27 al 31 dicembre, inoltre, dovranno attuare una serie di adempimenti burocratici complessi e farraginosi. Saranno loro a riscuotere la tassa dai clienti per conto del comune. Nel regolamento e nella proposta di deliberazione non c'è traccia della stima di massima del gettito, né quali interventi connessi al turismo,beni culturali e servizi andrà a finanziare. Non è specificato se le tariffe sono stagionali o annuali, tra le fasce di esenzione andrebbe aggiunta quella della “terza età”, per incentivare i flussi turistici nelle stagioni intermedie».

Obiettivi. «L'amministrazione si è impegnata ad analizzare tutte le criticità – sottolinea il primo cittadino–-. Per ora dunque non abbiamo previsto un'entrata presunta. Il tributo andrà a coprire i costi per migliorare i servizi turistici esistenti e per crearne dei nuovi. È una risorsa importante per il Comune, consente una reale programmazione per il comparto del turismo e la tutela ambientale». L'assessore al Turismo, Stefania Taras, ribadisce che sarà aperto un tavolo di lavoro: «Non è un balzello delle vacanze – sottolinea Taras –, ma un contributo per rendere ancora più appetibile la destinazione Santa Teresa Gallura».

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