La Nuova Sardegna

Olbia

Pd, Addis è ancora il segretario

Il partito, che ha dimezzato gli iscritti in tre anni, ha voglia di ritrovare l’unità

01 novembre 2017
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TEMPIO. A fronte degli attuali 154 iscritti, (erano 298 fra il 2014 ed il 2015), Mario Addis, unico candidato, ha totalizzato 103 preferenze.

Sabato prossimo, giorno in cui si dovrebbe celebrare (il condizionale è d’obbligo) il consiglio provinciale per la convalida dei Congressi svolti sul territorio, la sua nomina verrà ratificata assieme a quella di altre 24 persone che formeranno il nuovo direttivo sezionale. «Un direttivo molto articolato, dichiara Mario Addis, (reduce da un attacco di diverticolite che lo tormenta già da quando era assessore comunale nella giunta Frediani), con giovani volenterosi, uomini di esperienza e anche numerose donne». Mario Addis nel suo comunicato finale parla anche di “congresso unitario” e descrive «un Partito Democratico tempiese che si lascia alle spalle le polemiche e i malumori degli ultimi anni per presentarsi unito e con un programma chiaro che intende condividere con i propri elettori e con la città». L’affermazione, è stata commentata in città con sfumature diverse, da parecchi “osservatori” politici che non vogliono apparire per “non rompere l’incantesimo attuale”.

Ad Addis, qualcuno per esempio, ricorda che sotto la sua guida il Pd è stato cacciato via, per la prima volta nella sua storia, dal consiglio comunale, che il Pd è privo di sede e che le assemblee di partito più che assemblee sono ormai diventate strettissime riunioni familiari. Qualcuno comunque lo esorta a proseguire, apportando però qualche modifica alla sua strategia. «D’altronde - dice un suo ex vecchio amico -, in questa tornata di congressi è stato più bravo di altri centri, dove a mezzogiorno tutto era finito. Lui stoicamente ha tenuto aperto la sede del congresso sin oltre le 17».

Mario Addis, che nel comunicato rende noti i vari momenti del congresso, esprime preoccupazione per la situazione amministrativa della città e un severo giudizio sulla giunta in carica, «divisa dai contrasti al suo interno - dice -, insufficiente, capace solo di realizzare opere pubbliche già progettate e finanziate dalla giunta precedente e isolata rispetto al contesto gallurese».

Rivendicata infine al Pd la grande attenzione riservata alla riforma sanitaria e all'ospedale Paolo Dettori. «Il Partito Democratico, che esprime un giudizio positivo sulla riforma - scrive ancora Addis -, ha seguito da vicino l'evolversi della legge di riforma incontrando più volte, senza conferenze stampa successive, consiglieri regionali e lo stesso assessore alla Sanità. Rispetto alla riforma Cappellacci i miglioramenti sono evidentissimi. Il lavoro importante però non è finito. Inizia proprio adesso». (a.m.)



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