La Nuova Sardegna

Olbia

Caso Amic, pressing sul sindaco: nomini subito il nuovo assessore

di Angelo Mavuli
Il municipio di Tempio Pausania
Il municipio di Tempio Pausania

Ancora vacante la delega ai Servizi sociali, all’attacco il gruppo d’opposizione Ripensare Tempio. Lo scorso settembre Andrea Biancareddu aveva sfiduciato Alessandra Amic “non più in sintonia”

18 novembre 2017
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TEMPIO. “Ripensare Tempio”, uno dei due gruppi consiliari di minoranza, composto dal capogruppo Antonio Addis e dai consiglieri Daniela Campra e Sebastiana Carta, chiede al sindaco «di voler nominare al più presto, con una figura autorevole e competente, l’assessore comunale ai Servizi sociali, che, attraverso un chiaro indirizzo politico-amministrativo, affronti i bisogni emergenti della nostra comunità. Un assessorato importante, sottolinea il comunicato di Ripensare Tempio, che manca dai primi di settembre, pur essendo probabilmente, quello più delicato».

Secondo il gruppo d’opposizione “considerate tutti i problemi cittadini, occuparsene con una delega, così come sta facendo ora il sindaco Andrea Biancareddu, che aveva avvocato a se l’incarico, non è sufficiente». «Le politiche sociali – scrive Ripensare Tempio – richiedono un impegno continuo e costante e non possono essere limitate solamente all’assistenza alle fasce più deboli ma devono tendere a creare, con attività continuative, quella integrazione e inclusione che, in generale dovrebbe garantire il benessere dei cittadini. Gli atti vandalici verificatisi in città anche di recente, le numerose situazioni di disagio e di dipendenza presenti nella comunità – conclude il gruppo – sono chiari sintomi di malessere e sfiducia, sui quali si dovrebbe prontamente intervenire».

La rottura ufficiale fra il Sindaco Biancareddu e l’ex assessore Alessandra Amic, risale al primo settembre, quando la notizia del suo defenestramento giunse all’interessata ed alla città attraverso una mail alla casella di posta certificata nella quale Biancareddu scriveva che «l’affievolirsi del rapporto fiduciario tra lui e l'Assessore aveva reso necessario revocare la nomina e la delega in questione». Nella motivazione il sindaco spiegava che «il provvedimento assunto, era rivolto essenzialmente ad assicurare il migliore e più efficace perseguimento del programma di governo, a garantire la stabilità e la coesione della giunta sulla base dell'indirizzo politico prescelto e a garantirne la coerente e non contraddittoria attuazione». La replica dell’ormai ex assessore era giunta, durissima, il 26 di settembre durante un consiglio comunale nel quale dopo avere rivendicato «di avere svolto il mandato sulla base del forte consenso ricevuto, perseguendo gli obiettivi programmatici nell’interesse della comunità», affermava anche di «avere constatato che le motivazioni addotte per il suo esonero non erano quelle di salvaguardia dell’interesse pubblico riferite dal sindaco».

©RIPRODUZIONE RISERVATA



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