La Nuova Sardegna

Olbia

Bomba nei terreni del Piano Mancini

di Stefania Puorro
Bomba nei terreni del Piano Mancini

Ordigno rudimentale fatto esplodere sotto un ponte di via Nervi: recuperati un barattolo e la miccia detonante

29 novembre 2017
2 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Un “avvertimento” contro il piano Mancini? E’ solamente un’ipotesi, senza alcuna conferma. Ma gli investigatori non possono scartarla.

L’unica certezza, per il momento, è un boato fortissimo, attorno alle 2 e mezzo della notte scorsa, che ha terrorizzato gli abitanti di via Nervi e dintorni, a nord della città. Proprio nell’area in cui dovrebbero sorgere le vasche di laminazione e che era stata ispezionata la mattina precedente dai funzionari della Regione.

I poliziotti di una volante e gli investigatori del commissariato di Olbia si sono mobilitati immediatamente, con loro anche una squadra dei vigili del fuoco. Poi hanno trovato quel che restava di un ordigno rudimentale, realizzato con un barattolo di latta che originariamente conteneva vernice. Era stato sistemato sotto un ponticello che passa su uno dei canali della zona, vicino a una rotatoria, la prima che si incontra arrivando in via Nervi da via Veronese.

A chiedere l’intervento della polizia sono stati alcuni abitanti del rione, spaventatissimi. Si sono affacciati subito alla finestra, dopo la violenta esplosione, e hanno anche visto una nuvola di fumo, senza però capire che cosa fosse realmente successo.

Gli investigatori e i vigili del fuoco hanno potuto fare ben poco, a quell’ora.

Non si riusciva a vedeva nulla e non c’erano comunque tracce evidenti di una bomba ad alto potenziale. Hanno quindi dovuto aspettare che fosse giorno per operare con maggiore attenzione e per setacciare ogni angolo della zona.

E’ a quel punto che è stato recuperato il barattolo di latta, che adesso stanno esaminando gli esperti della scientifica «all’interno del quale - ha spiegato Fernando Spinicci, dirigente del commissariato di via Copenaghen - potrebbero essere stati messi mortaretti pieni di polvere da sparo. Stiamo sempre parlando di un’ipotesi, ma è invece assolutamente certo che non sia stato usato esplosivo più potente come la dinamite».

L’ispezione del luogo è stata molto accurata ed è durata diverse ore. E visto che in quella zona ci sono alcuni canali, sono stati chiamati in causa i sommozzatori della polizia. Così, durante l’immersione, è stata trovata anche la miccia detonante.

Non ci sono stati danni di alcun tipo, comunque. I vigili del fuoco del distaccamento della Basa hanno controllato il ponte sotto il quale era stato piazzato l’ordigno artigianale e hanno stabilito che è assolutamente percorribile.

Le indagini sono dunque partite, a 360 gradi. Si sta perlustrando tutta la zona anche per verificare l’eventuale presenza di telecamere in quel quartiere che possano aver registrato passaggi di auto o di persone sospette.

In Primo Piano
Il dramma

Lei lo aveva denunciato per stalking, lui cerca di ucciderla travolgendola con l’auto: grave una donna a Carbonia

Le nostre iniziative