La Nuova Sardegna

Olbia

Consigli di Olbia e Tempio uniti per istituire la Zes

di Serena Lullia

Primi passi per la Zona economica speciale creata dal Governo col decreto Sud La Gallura si candida a un ruolo di primo piano, ma lo slalom burocratico è lungo

01 dicembre 2017
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OLBIA. Stringono un patto di fratellanza in nome della Zes. L’istituzione della Zona economica speciale cancella per magia gli attriti tra Olbia e Tempio e crea un legame a distanza tra i comuni dirimpettai. In contemporanea i due Consigli comunali votano all’unanimità l’istituzione della Zes Gallura. Una delibera che attiva un iter lungo e complesso. Tanti i passaggi necessari per arrivare alla reale istituzione della Zes, uno strumento utile per favorire gli investimenti di nuove aziende e ottimizzare le condizioni di quelle esistenti.

L’iter. La Eu project manager Giovanna Masu spiega nel dettaglio dal punto di vista tecnico lo slalom tra la burocrazia della Zes. La sua istituzione per le regioni del Meridione è stata stabilita con il decreto sud. Per Zes si intende un’area geograficamente delimitata e identificata, formata anche da aree non territorialmente vicine ma che hanno un legame economico funzionale. Per la Sardegna si configura una Zes regionale con delle cellule in tutto il territorio. La Gallura è una di quelle. I decreti attuativi del Governo saranno pronti a gennaio. Poi toccherà alla Regione Sardegna presentare l’istituzione della Zes nell’isola con tutti i suoi poli e alla Presidenza del Consiglio dei ministri approvarla. A quel punto sarà necessario l’imprimatur dell’Unione europea. La verifica di Bruxelles non riguarda le perimetrazioni. La sua competenza è verificare se le risorse per la Zes si configurano come aiuto di Stato. «Dobbiamo presentarci come una piattaforma unica, attivare nuovi investimenti e consolidare quelli locali ma in chiave di internazionalizzazione. I mercati sono internazionali e si deve guardare oltre il proprio orticello – precisa la manager Masu –. I soggetti chiamati ad amministrare le Zes non possono essere che i consorzi industriali». Più politici gli altri interventi in aula. «Una delibera territorialmente aperta che non si limita ai comuni di Olbia e di Tempio», sottolinea il presidente del Consiglio comunale Giampiero Mura. Il dibattito politico è di generale soddisfazione per un percorso di sviluppo che in un futuro, anche se ancora difficile da definire in termini temporali, potrà portare alla Sardegna. «Sposiamo la proposta che vuole fungere da pungolo alla Regione per istituire la Zes in Sardegna – commenta Patrizia Desole, della Coalizione civica –. Sappiamo che nell’isola ce ne può essere una sola ma con diversi punti. Tra questi Olbia può svolgere un ruolo importante. In tutto il mondo ci sono 2700 Zes. I nostri parlamentari Pd, Silvio Lai e Gianpiero Scanu, hanno lavorato sulla proposta facendo inserire il termine minimo di 7 anni come tempo di permanenza obbligatorio per le aziende che vogliono usufruire delle agevolazioni fiscali. Ora il Comune faccia la sua parte e prepari subito un Piano strategico».

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