La Nuova Sardegna

Olbia

L'assessore regionale Arru: «Sanità, no a tagli selvaggi e la Gallura sarà tutelata»

di Marco Bittau
Lucio Rispo, manager di Qatar Foundation, con l'assessore regionale Luigi Arru
Lucio Rispo, manager di Qatar Foundation, con l'assessore regionale Luigi Arru

Replica alle accuse e difende a spada tratta la riforma: «È una fase di cambiamento, possono verificarsi disagi. Mi scuso con i cittadini»

14 dicembre 2017
4 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Disagi sì, ma guai a parlare di tagli selvaggi. L’assessore regionale alla Sanità, Luigi Arru, non ha una visione preoccupata e preoccupante della sanità in Gallura, così ribatte colpo su colpo alle accuse mosse da sindaci e organizzazioni sindacali edegli operatori sanitari, puntualmente riportate dai mezzi di informazione. Difende la sua riforma a spada tratta, l’assessore, e rassicura tutti: non esiste un piano strategico finalizzato a penalizzare la Gallura o qualunque altro territorio.

Assessore, la Gallura aspetta. Da dove cominciamo?

«Inizierei dall'incipit del suo articolo pubblicato sulla Nuova: "Tagli selvaggi, accorpamenti e cure dimagranti, è una Assl piccola, piccola quella che si misura con una crescente domanda di servizi sanitari a Olbia e in Gallura". Le chiedo di aiutarmi affinché attraverso il giornale io riesca a capire come politico dove sono avvenuti i "tagli selvaggi, accorpamenti e cure dimagranti", che forse mi sono sfuggiti».

Le cronache sono piene di segnalazioni di disservizi causati dalla carenza di personale. I sindaci, le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria degli operatori sanitari sono in stato di mobilitazione permanente...

«I nostri atti di programmazione regionale riconoscono un sottodimensionamento storico, per esempio, dei posti letto per acuti degli ospedali in Gallura, e la delibera della rete ospedale della giunta, approvata dal consiglio regionale lo scorso ottobre, permette di colmare questo ritardo storico, anche attraverso la soluzione del problema altrettanto storico del Mater Olbia, che risale addirittura agli anni Novanta».

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.16238348:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.16238348:1653454078/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

In che modo?

«Dando un ruolo e una missione, che permetterà, con integrazione, di avere tutte le specialità oggi assenti in Gallura, oltre all'ambizione di creare un ospedale che risponda al problema della fuga dalla Sardegna di tanti nostri concittadini verso i servizi specialistici offerti dalle altre regioni».

Tra i disservizi lamentati, ha destato allarme e scalpore il caso della neonatologia. Olbia avrà il suo servizio?

«Ho già spiegato in altre sedi che l’ospedale Giovanni Paolo II avrà il servizio di neonatologia, come previsto per un Dea di I livello, in una delle poche aree geografiche della Sardegna con crescita demografica per aumento delle nascite».

Sarà risolto una volta per tutte il problema del Pronto soccorso, in apnea soprattutto nei mesi estivi?

« Siamo consapevoli dei numeri del Pronto soccorso dell’ospedale di Olbia, che presenta caratteristiche di utilizzo unico in Sardegna, non legate solo a un iperafflusso di turisti d’estate, perché é un fenomeno costante durante tutto l'anno, per questo motivo sia il direttore generale Moirano che il direttore della Assl di Olbia Pani, hanno avviato procedure amministrative per reclutare il personale».

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.16238349:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.16238349:1653454078/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

Ma è vero che sono tutte selezioni andate deserte?

«Alle procedure per reclutare il personale non si é presentato nessuno. Il che non significa che ci si arrende, piuttosto si proporranno soluzioni organizzative per rispondere all'iperafflusso di pazienti al Pronto soccorso, con tempi d'attesa inaccettabili, consapevoli però del fatto che una legge dello Stato impone severi limiti dell'orario di lavoro del personale sanitario».

Assessore, parliamo di cure territoriali e di prevenzione, qual’è la situazione della Gallura?

«Sono pilastri del Sistema sanitario regionale. Per quanto riguarda le cure territoriali, la Gallura vanta, per esempio, una rete per la presa in carico domiciliare dei pazienti affetti da tumore tra le più avanzate d'Italia, grazie alla collaborazione del servizio di Oncologia, in collaborazione con i medici di medicina generale».

A proposito di prevenzione, in questi giorni all’ospedale di Olbia sta emergendo un problema con le vaccinazioni obbligatorie, sempre per la mancanza di personale. Conferma?

«Per le vaccinazioni i servizi devono affrontare un iperafflusso legato al nuovo piano nazionale vaccinale, situazione eccezionale, che ha spinto peraltro numerosi genitori a rispettare l’obbligo anche al fine dell'ammissione a scuola, quindi in un periodo concentrato».

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.16238350:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.16238350:1653454078/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

Complessivamente, almeno per ora più disagi che benefici dalla riforma?

«Quello in corso è un momento di cambiamento, ma senza tagli selvaggi e accorpamenti finalizzati a danneggiare la Gallura. Sono assolutamente consapevole che i processi di riforma si accompagnano a momenti di possibile disagio, involontario. Mi scuso con i cittadini, ma posso assicurare che non vi sono in atto politiche che puntino a ridurre i servizi per calcoli ragionieristici».

©RIPRODUZIONE RISERVATA


 

In Primo Piano
Stagione 2024

Turisti più attenti: è boom di prenotazioni anticipate

di Luigi Soriga
Le nostre iniziative