La Nuova Sardegna

Olbia

il processo  

Morte alla Gesenu fissata a febbraio la nomina del perito

Morte alla Gesenu fissata a febbraio la nomina del perito

TEMPIO. Antonello Cusseddu era rimasto ucciso negli impianti di trattamento di rifiuti di “Parapinta”. Una morte orribile per l’operaio della Gesenu, stretto nella morsa di un rullo per il...

15 dicembre 2017
1 MINUTI DI LETTURA





TEMPIO. Antonello Cusseddu era rimasto ucciso negli impianti di trattamento di rifiuti di “Parapinta”. Una morte orribile per l’operaio della Gesenu, stretto nella morsa di un rullo per il riciclaggio di carta e cartone che gli aveva staccato di netto il braccio. Era morto dissanguato nel maggio del 2013, "risucchiato" dal rullo che gli aveva agganciato la manica del maglione tranciando di netto il braccio destro, all'altezza della spalla, imprigionandolo, a tre metri d'altezza.

Ieri, davanti al giudice monocratico Andrea Pastori, si è aperto il processo per omicidio colposo e mancata sicurezza sul posto di lavoro che vede come imputato Rosario Carlo Noto La Diega, amministratore delegato della “Gesenu Spa”, la holding nazionale che si occupa della raccolta e trattamento dei rifiuti, e numerosi altri imputati ritenuti responsabili, a vario titolo, dall’accusa, della morte dell’operaio. Numerose domande e contestazioni sono state mosse dalla difesa al consulente del pubblico ministero, sentito ieri in aula. Il giudice ha deciso di disporre una perizia per accertare se l’impianto sia a norma e se siano state osservate le misure di sicurezza. Il perito sarà nominato a febbraio. (t.s.)

In Primo Piano
L’intervista in tv

Alessandra Todde: «L’Italia non è il paese della felicità che racconta la premier Giorgia Meloni»

Le nostre iniziative