La Nuova Sardegna

Olbia

la maddalena 

Il Comune finanzia il restauro della chiesa parrocchiale

Il Comune finanzia il restauro della chiesa parrocchiale

LA MADDALENA. Un restyling per la chiesa di Santa Maria Maddalena. Ad annunciarlo è direttamente il parroco don Domenico Degortes. Il Comune ha stanziato 83mila euro per l’edilizia del culto. I...

17 dicembre 2017
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LA MADDALENA. Un restyling per la chiesa di Santa Maria Maddalena. Ad annunciarlo è direttamente il parroco don Domenico Degortes. Il Comune ha stanziato 83mila euro per l’edilizia del culto. I motivi sono chiari: la chiesa di Santa Maria Maddalena ha bisogno di eliminare le macchie di umidità, cambiare le finestre, riparare il tetto, imbiancare l’interno, che mostra diverse sfumature di colore, e imbiancare l’esterno. «Il Comune – ha detto don Domenico – ha dimostrato sensibilità per la principale chiesa dell’isola, che custodisce e racconta la storia di tutta la comunità isolana. Ancora oggi, molti maddalenini fanno riferimento a questa chiesa nei momenti forti, belli e tristi, della vita. Per non parlare dei moltissimi turisti che vengono a visitarla. Fa piacere constatare che non solo la maggioranza ma anche la minoranza del consiglio comunale è stata favorevole allo stanziamento. Era giusto che nel 250esimo anniversario della comunità isolana si prestasse attenzione anche alla chiesa monumento storico della città». C’è comunque una legge regionale che stabilisce che il 10 per cento della Bucalossi, cioè degli oneri di urbanizzazione di ogni anno, sia riservato all’edilizia per il culto. «Da una decina d’anni – ricorda don Domenico – non arrivavano contributi per le chiese dell’isola». Veramente tre anni fa, il Comune stanziò una somma simile, concordando con l’Ufficio beni culturali della diocesi, sia il posizionamento delle statue dei quattro evangelisti, sia i lavori di risanamento della chiesa. Poi, per difficoltà burocratiche, tutto era rimasto sulla carta. Ma questa è la volta buona, perché l’80 per cento del finanziamento è stato già accreditato dopo che l’Ufficio dei beni culturali della diocesi ha presentato i progetti pronti da tre anni. Anche dalla diocesi arriva la soddisfazione per la sensibilità dimostrata dal Comune.

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