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Da Milano a Palau per fare la contadina

Da Milano a Palau per fare la contadina

PALAU. Per 20 anni ha venduto tessuti a Milano nella storica impresa di famiglia. Poi si è vestita da contadina è ha aperto un’ azienda agricola. 11 ettari sui quali veglia la granitica Tomba dei...

20 dicembre 2017
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PALAU. Per 20 anni ha venduto tessuti a Milano nella storica impresa di famiglia. Poi si è vestita da contadina è ha aperto un’ azienda agricola. 11 ettari sui quali veglia la granitica Tomba dei giganti. Valentina de Vivo incarna la passione per l’isola e l’amore per la terra. Negli occhi quel pizzico di follia tipica degli audaci. Una sana pazzia che ha accompagnato con lo studio. Valentina, 41 anni, ha frequentato il corso di imprenditore agricolo professionale. Un percorso fondamentale per pianificare la sua nuova attività. Ha imparato a fare l’analisi del terreno, come si coltivano gli alberi da frutto. Ma ha appreso anche tecniche di gestione aziendale e marketing. «Da tantissimi anni venivo in vacanza in Sardegna, il mio compagno è di Palau – racconta l’imprenditrice – . Per 20 anni ho lavorato nell’azienda di famiglia che vendeva tessuti. Un anno e mezzo fa la decisione di cambiare lavoro e vita. E investire sulla terra. Abbiamo quindi cercato i terreni e li abbiamo comprati». Con Valentina si è trasferita a Palau tutta la famiglia. Il padre, la madre, il figlio di 13 anni. «Abbiamo piantato ulivi, alberi da frutto, nell’orto carciofi, verze, finocchi, cavoli – racconta entusiasta – . Abbiamo anche il pollaio. La natura qui è stupenda e ci permette di realizzare il nostro obiettivo. Una coltura biologica, senza trattamenti». Il cromosoma dell’agricoltura è eredità di famiglia. «I miei nonni erano contadini ma né mia madre né mio padre hanno mai fatto questo lavoro – racconta –. Hanno gestito per 40 anni l’azienda di tessuti a Milano. Ora anche loro danno una mano in campagna». Valentina ha guardato la Gallura con occhi diversi. Non come terra del blocchetto, ma come regno dell’agricoltura. «Questo territorio ha delle potenzialità enormi sotto il profilo dell’agricoltura – conclude –, che non sono sfruttate. Qui si è puntato sul turismo del mare e dell’edilizia. Certo il lavoro in campagna è faticoso, ma so che ci darà delle grandi soddisfazioni». (se.lu.)

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