La Nuova Sardegna

Olbia

Tar, sospesa l’ordinanza anti slot Il sindaco: «Non ci arrendiamo»

di Dario Budroni
Giuseppe Fasolino
Giuseppe Fasolino

Golfo Aranci, il tribunale “congela” il provvedimento dopo il ricorso presentato da una società privata Fasolino: «Attendiamo la decisione, ma la battaglia continuerà in ogni caso». L’udienza a marzo 2018

22 dicembre 2017
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GOLFO ARANCI. L’ordinanza contro le slot machine finisce nel congelatore. Il motivo è questo: c’è una società che vende e noleggia macchinette che ha presentato ricorso al Tar. E così il Tribunale amministrativo della Sardegna ha sospeso l’ordinanza firmata dal sindaco di Golfo Aranci Giuseppe Fasolino, che di fatto eliminava le slot dall’intero territorio comunale. Nel merito il Tar si esprimerà il prossimo marzo, ma nel frattempo ha sospeso la disposizione del primo cittadino. Fasolino, comunque, attenderà il pronunciamento del tribunale ma annuncia già di non avere alcuna intenzione di arrendersi. La sua ordinanza, che doveva entrare in vigore a Natale, aveva suscitato non poco clamore in Sardegna, visto che quello di Golfo Aranci sarebbe stato il primo Comune sardo a mettere al bando le slot machine.

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La sospensiva. Il terreno è scivoloso, considerato che c’è una legge nazionale che regolamenta il settore. L’ordinanza anti ludopatia di Giuseppe Fasolino, comunque, diceva questo: via le macchinette nel raggio di 500 metri da luoghi sensibili come scuole, parchi, spiagge, impianti sportivi, luoghi di culto, piazze, porto. Grazie a questo escamotage, considerata la conformazione del paese, Giuseppe Fasolino aveva totalmente messo fuori gioco le slot machine. Il Tar della Sardegna, però, ha accolto in parte la domanda cautelare presentata dalla Gallura Games srl. «Per il Tar – fanno sapere da Agipro, l’Agenzia di stampa giochi e scommesse – tale nuova disciplina si traduce sostanzialmente in un divieto di esercitare l’attività all’interno dell’area urbana». E questo «a causa della molteplicità dei punti sensibili, dell’ampiezza delle aree circostanti precluse e della limitata estensione del centro abitato». In più il regolamento incide in «modo retroattivo» sull’attività preesistente della società che ha presentato ricorso. L’ordinanza di Fasolino imponeva anche dei limiti di orario. Per quanto riguarda questo aspetto, «ogni valutazione sulle ulteriori limitazioni introdotte dall’ordinanza impugnata, in relazione agli orari di apertura, è stata rinviata all’udienza», continuano da Agipro.

La lotta continua. Giuseppe Fasolino, saputo della sospensiva, annuncia di non volersi arrendere: «Innanzitutto c’è da dire che questo non significa che il provvedimento sia illegittimo. È una sospensiva e a marzo conosceremo la decisione del Tar. In ogni caso io non mi arrendo. Io credo in questa battaglia contro le slot machine». Solo qualche giorno fa sono stati pubblicati i dati sul fenomeno ludopatia in Italia e Sardegna. Golfo Aranci è uno dei comuni messi peggio in Gallura e nell’isola: nel 2016 sono stai giocati 1268 euro a testa. Poco meno di Olbia, che è risultata la capitale dell’azzardo. L’ordinanza di Fasolino, comunque andrà a finire, è destinata a fare scuola anche da un punto di vista giuridico. Altri sindaci hanno infatti annunciato di voler prendere simili provvedimenti.
 

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