La Nuova Sardegna

Olbia

Servizi nelle spiagge: passerelle per disabili e 14 nuovi chioschi

di Walkiria Baldinelli
Servizi nelle spiagge: passerelle per disabili e 14 nuovi chioschi

La Maddalena, il Comune investe sul turismo di qualità Previsti interventi anche per la rimozione della posidonia 

31 dicembre 2017
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LA MADDALENA. Quattordici chioschi in arrivo per il 2018. «Per l'assegnazione definitiva delle nuove installazioni dobbiamo aspettare la Valutazione di incidenza ambientale (Via) – spiega l'assessore Claudio Tollis -, uno strumento indispensabile a spese del Comune, che il tecnico incaricato consegnerà entro febbraio, in tempo utile per sorteggiare e assegnare ad aprile 7 chioschi banditi nel 2014 e altrettanti individuati quest'anno dalla commissione Commercio per rafforzare l'offerta turistica».

Se sarà rispettato il cronoprogramma alla Maddalena si conteranno in tutto una trentina chioschi. «Ci sono imprenditori che da anni aspettano una risposta – commenta la consigliera di minoranza del Vento che cambia, Arianna Carola -. Abbiamo sollecitato l'amministrazione a più riprese, ci auguriamo che vengano rispettati i tempi annunciati e che i nuovi chioschi e le vecchie e storiche concessioni vengano assegnati in modo definitivo prima dell'estate». Non solo chioschi. Nel 2018 arriveranno altri servizi sulle spiagge. «Già quest'anno con 25mila euro abbiamo acquistato passerelle e sedie da mare “job” per disabili – sottolinea il capogruppo di maggioranza Alberto Mureddu -. L'obiettivo è garantire maggiore sicurezza in tutte le spiagge nei prossimi tre anni. Con i nuovi chioschi i concessionari dovranno assicurare l'accesso dei bagnanti sino al mare e custodire le sedie job. L'amministrazione riserverà posti auto per accogliere in tutti i lidi disabili e mamme con i passeggini». Con la tassa di sbarco sono finanziati interventi, secondo le imposizioni dettate da apposite normative, per la rimozione di posidonia in alcune delle spiagge più frequentate. «Un intervento di 48mila euro – afferma Tollis -, importante per la tutela e la salvaguardia ambientale, altrimenti si creerebbe una pressione antropica inusuale. Se non rendiamo fruibili lidi affollati come ad esempio Baia Trinita, Il Morto, Due Mari e Il Relitto si corre il rischio di creare ulteriori danni in altri litorali».

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