La Nuova Sardegna

Olbia

L’Acit Olbia e le guide turistiche nazionali: «Una grande sfida»

di Tiziana Simula
L’Acit Olbia e le guide turistiche nazionali: «Una grande sfida»

La presidente Cristina Ricci accoglie con favore la svolta della libera professione: «Un’adeguata formazione per stare al passo con le nuove esigenze del turismo»

06 gennaio 2018
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OLBIA. «Cogliamo il valore di una sfida che vale la nostra crescita professionale». Cristina Ricci, presidente dell’Acit, Associazione culturale italo tedesca, e guida turistica dagli inizi degli anni ’90, condivide e abbraccia la nuova veste nazionale che il decreto Franceschini ha voluto cucire addosso alle guide turistiche. Attualmente, la libera professione sta attraversando un momento di stallo, in attesa che un’intesa Stato-regioni stabilisca i nuovi criteri formativi. In questo contesto, è esplosa nelle scorse settimane la protesta per la sospensione dei tirocini operativi, bloccati da un emendamento sollecitato dall’Associazione regionale guide turistiche Sardegna, Argts. La giunta regionale successivamente ha sospeso l’emendamento “Blocca abilitazioni” riaprendo il registro Suape per consentire l’iscrizione di tutti coloro che avevano delle attività di tirocinio in corso.

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Cristina Ricci, tra le prime iscritte all’Albo guide regionali («undicesima nell’elenco, ma quelli prima di me non esercitano più», spiega), risponde alla polemica rimarcando la necessità che la guida turistica si adegui ai tempi. «La professione sta attraversando un momento cruciale, che segna anche il passaggio da una visione localistica a una più estesa – dice la Ricci – La nuova legge numero 97/2013, con l’articolo 3, stabilisce come l’esercizio della professione di guida turistica sia valido su tutto il territorio nazionale. Questo provvedimento, conosciuto come il decreto Franceschini, rappresenta un primo passo concreto verso un sistema turistico più moderno e aggiornato. Elevare il livello di servizio offerto dal sistema turistico-culturale italiano, è l’obiettivo finale. Il turismo culturale, ormai sempre più di matrice internazionale, rappresenta un’ineguagliabile opportunità di sviluppo economico e professionale per la nostra regione e il nostro Paese».

«Noi, ormai, siamo guide nazionali. E in quest’ottica dobbiamo ragionare e prepararci – prosegue  la Ricci –. L’intesa Stato- regioni sancirà i criteri formativi per il nuovo profilo di guida turistica. Profilo che sarà uguale in tutta Italia. La Regione si dovrà adeguare. Ma noi dobbiamo essere già pronti a questo. Dobbiamo adeguarci alle nuove esigenze del turismo. Non dobbiamo temere che guide turistiche arrivino dalla penisola per lavorare in Sardegna, perché altrettanto potremo fare noi. Dobbiamo considerarla un’opportunità soprattutto qui in Sardegna, dove facciamo turismo solo pochi mesi all’anno».

L’Acit già pensa a formare le future figure di guide turistiche nazionali. «Le nuove iniziative culturali di AcitOlbia sono tese ad aderire al nuovo profilo – aggiunge – Qualificandoci come guide nazionali, rispondiamo a queste polemiche in maniera costruttiva. Aspettiamo che vengano varati i nuovi criteri formativi ai quali cercheremo di aderire, formandoci adeguatamente e cercando di formare per il futuro guide che siano all’altezza della situazione e che possano esercitare questa bellissima professione in tutte le regioni d’Italia».
 

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