La Nuova Sardegna

Olbia

Arru: «Nel 2018 stop al turn over, si faranno le assunzioni»

Stefania Puorro

L’annuncio dell’assessore regionale alla conferenza socio sanitaria: «Si stabilizzerà il personale sanitario. E ci sarà una nuova proposta per il Mater»

10 gennaio 2018
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. La prima notizia arriva quasi come un colpo di scena. Non ci gira attorno, Luigi Arru. E annuncia che «nel 2018 verrà annullato il blocco del turnover. Questo vuol dire che procederemo con assunzioni e stabilizzazioni. Anche per rispondere al grido di dolore che arriva dalla Gallura». E proprio il territorio intero, ieri, si è ritrovato in una sala didattica del Giovanni Paolo II. E’ qui che si è svolta la conferenza socio sanitaria (26 sindaci) convocata dal presidente Antonio Satta, allargata per l’occasione al direttore generale dell’Ats Fulvio Moirano, al direttore della Assl di Olbia Pierpaolo Pani e a tutti i consiglieri e assessori regionali galluresi. Oltre che ai responsabili delle unità operative dei tre ospedali (Olbia, Tempio e La Maddalena) e dei distretti sanitari.

Poi, un aggiornamento sul Mater Olbia. «C’è il nulla osta della giunta regionale al progetto che ha visto entrare in scena il Gemelli come nuovo partner, e adesso manca il definitivo via libera del consiglio regionale. Ma c’è un altro e interessante progetto che ci è stato presentato - ha spiegato l’assessore regionale della Sanità -: alcune specialità ritornano all’ospedale pubblico (come l’urologia), mentre ci saranno nuove integrazioni per l’ospedale privato. La proposta del Gemelli è di puntare sull’alta specializzazione in ambito oncologico e noi siamo d’accordo. Aspettiamo solo che completino le modifiche».

Di fronte a chi continua a reclamare una sanità che possa rispondere realmente alle esigenze di una Gallura penalizzata sotto molti aspetti (viabilità davanti a tutto), Arru parla di alcuni cambiamenti previsti nella riforma sanitaria «e per la quale siamo in attesa che si esprima il ministero della Salute». Subito un cenno all’Areus, la nuova agenzia regionale per l’emergenza urgenza, «il cui compito sarà quello di incrementare ciò che è sempre stato fatto con grande professionalità da medici, infermieri e volontari del 118». Altro passaggio: «In dirittura d’arrivo il servizio di elisoccorso. Tre elicotteri-ambulanze indispensabili per migliorare il servizio di trasporto per pazienti gravi, senza nulla togliere ai vigili del fuoco per il lavoro che hanno sempre fatto. In questo caso però è l’ospedale che va a casa del paziente con un elicottero attrezzato di tutto il necessario».

Arru ha poi parlato dell’importanza «delle case della salute, della riorganizzazione delle modalità di lavoro, di una presa in carico del paziente con interscambio di professionisti dando un ruolo chiave al territorio. Un sistema che contribuirà a far calare le liste d’attesa, ma laddove non dovesse bastare, come ha detto anche la Lorenzin prendendo come esempio il modello Emilia Romagna, si creeranno compensazioni tra pubblico e privato nel rispetto dell’accordo Stato Regione del 2010».

Ribadita «la massima attenzione per la Gallura» ed eliminati una volta di più «i malintesi che sono nati di recente con l’adeguamento dell’atto aziendale dell’Ats». Un atto che aveva escluso la neonatologia dell’ospedale di Olbia nonostante fosse prevista nella riforma della rete ospedaliera.

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative