Opere e progetti, Alà tira le somme
Il sindaco Ledda racconta gli interventi di un anno e mezzo e annuncia i nuovi
16 gennaio 2018
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ALÀ DEI SARDI. A un anno e mezzo dal suo insediamento l’amministrazione Comunale “Alà Noa” guidata dal sindaco Francesco Ledda fa il suo primo riepilogo dei progetti conclusi e di quelli che sono in corso. «Un atto dovuto di trasparenza verso gli alaesi - spiega il primo cittadino -: l’80 per cento dei lavori è andato a imprese locali». Il mandato è iniziato con l’attivazione della condotta idrica Coiluna-Alà con l’installazione di idranti, utili a prevenire e fronteggiare gli incendi boschivi. Poi si è data importanza al ripristino della viabilità, sono stati spesi circa 80mila euro per asfaltare alcune vie del paese, altrettanti ne sono stati spesi per le strade rurali (Sos Nuratolos–Donadu, Sas Melas-Istui, Scala Pedrosa-Sos Cunzadeddos, Binza e Maltu, Intro ‘e Serra e Corroncia), sono stati messi in sicurezza alcuni punti critici del paese. In questi giorni stanno inoltre per concludersi i lavori di ripristino del viottolo comunale di via Olbia (zona Porco Suores), nuovi punti luce a led nell’illuminazione pubblica e i lavori di tutta la segnaletica stradale. Tra i lavori in corso: sistemazione del tetto autoparco comunale (35mila euro) e l’allaccio della corrente elettrica a Coiluna e al nuovo Eco-Centro. A breve andranno in appalto i lavori di ampliamento del cimitero (240mila), realizzazione tratto di canalizzazione acque bianche (95mila), sistemazione spogliatoi campo sportivo (46mila). Inoltre a fine 2017 sono stati ottenuti finanziamenti per l’aumento del patrimonio boschivo (81mila) e per la realizzazione del nuovo Eco-Centro (40mila)». Ledda sottolinea anche le iniziative in ambito sociale e scolastico e l'impegno a non aumentare le tasse, ma a cercare la possibilità di ridurle, come già successo per la Tari con un contributo comunale di 96mila euro. «E’ stato aumentato il budget per le associazioni culturali e turistiche per la realizzazioni di eventi, valorizzazione e promozione del paese - dice Ledda -. Abbiamo dovuto far fronte anche a eventi inattesi, come la copiosa nevicata di gennaio, l’incendio che a luglio ha distrutto 1700 ettari di bosco e la siccità, a cui abbiamo saputo reagire bene soprattutto grazie al prezioso supporto di Protezione Civile, Forestas, barracelli e cittadini». Importante è stato il riconoscimento che è stato ricevuto dall’Unesco per la biodiversità. (s.d.)