Attentato all’ecocentro isolano indagini a tappeto dei carabinieri
La Maddalena, dalle immagini delle telecamere della Marina a Moneta sono attesi preziosi indizi La Ciclat non presenta un piano operativo per far fronte all’emergenza. Presidiata l’isola ecologica
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OLBIA. Il Comune prova a domare l’emergenza rifiuti dopo l’attentato incendiario che ha distrutto i mezzi della Ciclat nel piazzale dell’ecocentro. Un episodio inquietante su cui stanno indagando i carabinieri di Olbia.
Le indagini. I carabinieri di Olbia guidati dal comandante Alberto Cicognani non scartano nessuna ipotesi. Si cerca di capire prima di tutto se l’episodio di Sorso sia collegato a quello della Maddalena o abbiano solo un legame apparente. Nel paese della Romangia sono stati dati alle fiamme qualche giorno fa quattro mezzi compattatori della Sceas, azienda di Capoterra associata alla Ciclat, vincitrice dell’appalto dei rifiuti anche ad Arzachena. Il consorzio Ciclat, con sede legale a Bologna e uffici a Ravenna, è una super potenza nazionale degli appalti della nettezza urbana e ha società partner in 14 regioni italiane.
Il caso La Maddalena. A differenza della Scias a Sorso, la Ciclat non ha però un rapporto di grande collaborazione con il Comune. Vincitrice dell’appalto della nettezza urbana, l’azienda ha dato in subappalto il servizio alla Cogei. Sulla Ciclat pesano le sanzioni dell’amministrazione per la raccolta dei rifiuti non sempre perfetta. La Cogei dal mese di ottobre è invece in pesante difficoltà nel pagamento degli stipendi ai dipendenti. Al momento è il Comune che si è sostituito all’azienda versando i salari ai lavoratori. Negli ultimi mesi, a un servizio di raccolta non sempre puntuale, si è aggiunto il mancato ritiro di alcune frazioni di differenziata come la plastica. Saturi i cassoni dell’ecocentro in cui vengono riversati i rifiuti raccolti a domicilio. E che vengono poi trasportati a Olbia per essere conferiti nella discarica di Spiritu Santu. Problemi che sommati hanno spinto l’amministrazione a valutare la possibilità di rescissione anticipata del contratto. Argomento su cui la discussione è ancora aperta.
No al piano operativo. La Ciclat avrebbe dovuto presentare un piano operativo con l’indicazione dei mezzi e delle azioni per superare la situazione di emergenza. Compresa quella antecedente l’attentato. Ma la ditta non ha accolto la richiesta del Centro operativo comunale. «Siamo insoddisfatti anche perché i mancati ritiri e l’assenza di mezzi ci sono da prima dell’incendio del 28 gennaio». Ciclat ha comunicato solo come intende procedere per i prossimi giorni.
Il calendario. Oggi e fino a venerdì l’umido verrà ritirato a domicilio; giovedì e venerdì verrà ritirata la plastica, sia domestica che commerciale, con il sistema del porta a porta. Oggi sarà ritirato il vetro a domicilio nelle attività commerciali.
Il ruolo dei cittadini. Resta aperta e presidiata fino a venerdì l’isola ecologica al porto turistico per lo spontaneo conferimento di vetro e lattine. Il porta a porta è sospeso finoa venerdì. Carta, cartone e secco sono temporaneamente sospesi. (se.lu.)
Le indagini. I carabinieri di Olbia guidati dal comandante Alberto Cicognani non scartano nessuna ipotesi. Si cerca di capire prima di tutto se l’episodio di Sorso sia collegato a quello della Maddalena o abbiano solo un legame apparente. Nel paese della Romangia sono stati dati alle fiamme qualche giorno fa quattro mezzi compattatori della Sceas, azienda di Capoterra associata alla Ciclat, vincitrice dell’appalto dei rifiuti anche ad Arzachena. Il consorzio Ciclat, con sede legale a Bologna e uffici a Ravenna, è una super potenza nazionale degli appalti della nettezza urbana e ha società partner in 14 regioni italiane.
Il caso La Maddalena. A differenza della Scias a Sorso, la Ciclat non ha però un rapporto di grande collaborazione con il Comune. Vincitrice dell’appalto della nettezza urbana, l’azienda ha dato in subappalto il servizio alla Cogei. Sulla Ciclat pesano le sanzioni dell’amministrazione per la raccolta dei rifiuti non sempre perfetta. La Cogei dal mese di ottobre è invece in pesante difficoltà nel pagamento degli stipendi ai dipendenti. Al momento è il Comune che si è sostituito all’azienda versando i salari ai lavoratori. Negli ultimi mesi, a un servizio di raccolta non sempre puntuale, si è aggiunto il mancato ritiro di alcune frazioni di differenziata come la plastica. Saturi i cassoni dell’ecocentro in cui vengono riversati i rifiuti raccolti a domicilio. E che vengono poi trasportati a Olbia per essere conferiti nella discarica di Spiritu Santu. Problemi che sommati hanno spinto l’amministrazione a valutare la possibilità di rescissione anticipata del contratto. Argomento su cui la discussione è ancora aperta.
No al piano operativo. La Ciclat avrebbe dovuto presentare un piano operativo con l’indicazione dei mezzi e delle azioni per superare la situazione di emergenza. Compresa quella antecedente l’attentato. Ma la ditta non ha accolto la richiesta del Centro operativo comunale. «Siamo insoddisfatti anche perché i mancati ritiri e l’assenza di mezzi ci sono da prima dell’incendio del 28 gennaio». Ciclat ha comunicato solo come intende procedere per i prossimi giorni.
Il calendario. Oggi e fino a venerdì l’umido verrà ritirato a domicilio; giovedì e venerdì verrà ritirata la plastica, sia domestica che commerciale, con il sistema del porta a porta. Oggi sarà ritirato il vetro a domicilio nelle attività commerciali.
Il ruolo dei cittadini. Resta aperta e presidiata fino a venerdì l’isola ecologica al porto turistico per lo spontaneo conferimento di vetro e lattine. Il porta a porta è sospeso finoa venerdì. Carta, cartone e secco sono temporaneamente sospesi. (se.lu.)