La Nuova Sardegna

Olbia

Legò un cane all'auto e lo trascinò fino a ucciderlo, condannato anche in appello

Legò un cane all'auto e lo trascinò fino a ucciderlo, condannato anche in appello

Protagonista del terribile episodio di violenza, un pastore originario di Buddusò. Dovrà risarcire il proprietario del povero Attila

31 gennaio 2018
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OLBIA. Gli aveva legato una corda al collo e lo aveva trascinato con la sua macchina per alcune centinaia di metri, mentre lui arrancava dietro le ruote posteriori in corsa. Una morte terribile per Attila, incrocio di Labrador, la cui unica colpa era quella di infastidire un gregge. Il pastore che lo aveva legato alla sua auto per dargli una lezione, finito a processo nel 2014 con l’accusa di aver causato la morte del cane «per crudeltà e senza necessità», aveva detto di aver slegato il cane ancora vivo dopo averlo trascinato per circa 400 metri e di non sapere dove fosse finito.

Ma il corpo del povero Attila non era stato mai ritrovato dal suo padrone, Gesuino Taras, originario di Buddusò e residente ad Olbia. E per questo motivo, l’imputato, Antonio Sanciu, 62 anni, compaesano di Taras, era stato assolto. Il pm aveva chiesto un anno di reclusione per il pastore, il quale invece era stato assolto dall’accusa di aver ucciso l’animale per l’impossibilità di dimostrare le sevizie e la morte del cane non essendo mai stato trovato il suo corpo.

Ma giustizia per Attila, almeno in Appello, è stata fatta. L’avvocato Giommaria Uggias, che tutela Gesuino Taras, costituitosi parte civile nel processo penale, ha impugnato la sentenza. I giudici di secondo grado, presidente Mariano Brianda, hanno condannato al risarcimento del danno Antonio Sanciu, che deve pagare anche le spese sostenute per il doppio grado di giudizio.

Una battaglia di civiltà, quella che Gesuino Taras e il suo difensore hanno voluto portare avanti. L’agghiacciante fatto era accaduto nel 2010 nelle campagne di Serra Elveghes. Lo stesso pastore aveva detto prima al padrone del cane, e poi in aula, di aver allontanato l’animale, legandolo alla sua auto e trascinandolo perché infastidiva continuamente il suo gregge, rincorrendo le pecore, la cui produzione di latte diminuiva in conseguenza dello sforzo fisico. (t.s.)
 

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