La Nuova Sardegna

Olbia

Monte Pino, i lavori possono cominciare

di Dario Budroni
Monte Pino, i lavori possono cominciare

Il tratto della provinciale 38 sarà totalmente ricostruito. Ad aggiudicarsi l’appalto dell’Anas è un’impresa di Carloforte

03 febbraio 2018
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Non sarà un’allucinazione. Ruspe e operai compariranno realmente sui bordi della mega voragine che da oltre quattro anni taglia in due la strada che unisce l’alta con la bassa Gallura. Ormai è fatta. L’Anas ha appena comunicato che sono stati aggiudicati i lavori per la ricostruzione del tratto interrotto della provinciale 38 bis che passa ai piedi di Monte Pino. La ditta che ripristinerà la strada è la Imp costruzioni generali srl di Carloforte. Il valore a base d’asta dell’appalto è di 5.8 milioni di euro. In realtà i lavori erano stati aggiudicati già da un pezzo. Ma l’appalto era stato sospeso in attesa di una serie di autorizzazioni. Prima quella del Genio civile e poi quella dell’Adis, arrivata un paio di settimane fa. Si tratta di una notizia attesa da oltre quattro anni. Anche la politica nazionale si era interessata del caso Monte Pino. A novembre il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio aveva parlato di una svolta ormai vicina. Ieri pomeriggio, per annunciare il definitivo via libera, Delrio ha contattato direttamente l’assessore regionale ai Trasporti Carlo Careddu.

I lavori. Dovranno essere terminati entro 514 giorni dalla consegna, che avverrà dopo la firma del contratto. L’appalto prevede questo: il ripristino del corpo stradale, altri interventi di adeguamento e il ripristino delle opere idrauliche. E c’è una novità. Inizialmente il progetto prevedeva la ricostruzione del solo tratto interessato dalla voragine. Il progetto, invece, ha subìto una revisione. Quindi l’intervento interesserà un tratto più ampio (dal chilometro 1.250 al 4.600) e terrà conto di un progetto preliminare della Regione che prevede una sede stradale più ampia di quella attuale. In più sono stati previsti ulteriori lavori relativi agli attraversamenti idraulici, richiesti dalla Provincia e indispensabili per consentire la riapertura al traffico della strada.

La lunga attesa. Il tratto della provinciale Olbia–Tempio che passa alle pendici di Monte Pino era crollato il 18 novembre del 2013. Il giorno dell’alluvione la piena di un rigagnolo aveva aperto una immensa voragine che aveva risucchiato due auto. Tre i morti. Dopo un lungo periodo di sequestro da parte della magistratura, nel dicembre del 2016 la pubblicazione del bando da parte dell’Anas, all’interno di un piano straordinario di ripristino dei danni causati dall’alluvione, in regime commissariale. Per troppi mesi, in attesa di autorizzazioni e via libera dei diversi enti, del bando di Monte Pino si erano però perse le tracce. Per fare luce sui ritardi era stato anche aperto un fascicolo di indagine. Nel frattempo del caso se ne erano occupati i consiglieri regionali della Gallura, i sindaci e altri esponenti politici. Una interrogazione, firmata dal deputato Roberto Giachetti, era anche arrivata al ministero delle Infrastrutture. Il piano dell’Anas di ripristino delle infrastrutture danneggiate da Cleopatra prevedeva 51 interventi: 48 ultimati, 44 collaudati, 2 sono in corso. La strada di Monte Pino è l’ultima della lista.

Le proteste. I cittadini, in questi quattro anni, non sono rimasti con le mani in mano. Il disagio dovuto all’interruzione della Olbia–Tempio non è di poco conto, visto che si è costretti ad allungare il percorso di diversi chilometri. I cittadini nel tempo hanno organizzato sit-in e manifestazioni. Mesi fa è anche nato il comitato Pro Monte Pino.

In Primo Piano
Santissima Annunziata

Sennori, cade dallo scooter all’ingresso del paese: grave una sedicenne di Sorso

Video

Impotenza maschile e suv, ne discutono le donne: la risposta di Geppi Cucciari ai talk show dove soli uomini parlano di aborto

Le nostre iniziative