La Nuova Sardegna

Olbia

Cgil: «Certezze sui 120 posti letto della Rsa»

Cgil: «Certezze sui 120 posti letto della Rsa»

Luisella Maccioni sollecita il confronto con la Regione anche per il reintegro degli ex lavoratori

05 febbraio 2018
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OLBIA. Per la Rsa Sole di Gallura, si passi dalle parole ai fatti. E per fatti si intende l’accreditamento dei 120 posti letto che erano attribuiti alla struttura di via Tavolara, «sui quali non c’è nessuna indicazione da parte dell’assessorato regionale alla Sanità». Lo sostiene in una nota, la segretaria territoriale della Funzione pubblica Cgil, Luisella Maccioni. «Ancora una volta si parla della riapertura della Rsa “Sole di Gallura” e forse si rimargina una ferita che ha lasciato sul campo della disoccupazione 80 dipendenti e che ha cancellato un servizio di assistenza agli anziani per la Gallura e per la città di Olbia – dice – Notizie stampa danno per certo l’accordo per la cessione di ramo d’azienda tra la Cooperativa La Fenice e il gruppo Orpea. Accordo che potrebbe finalmente risolvere il problema della Fenice, attualmente sottoposta a liquidazione coatta, e quindi ridare linfa alla possibilità di reintegro del personale se si dovesse arrivare nelle prossime settimane alla firma dell’atto definitivo di cessione. Insomma, una nota positiva nel turbolento mondo del lavoro gallurese. Continuiamo, però, ad usare il condizionale per la semplice ragione che al di là del verosimile concordato di cessione di ramo d’azienda e della aggiudicazione dello stabile da parte dell’ Inail, non vi è nessuna indicazione da parte dell’assessorato regionale alla Sanità sulla riproposizione dell’accredito dei 120 posti letto che erano attribuiti alla struttura di Via Tavolara, posti letto per noi basilari in funzione di una gestione ottimale dello stato sociale nella Gallura». La Fp Cgil sollecita certezze, con l’attivazione di tutte le procedure di informazione e concertazione che portino, inizialmente, ad un confronto con l’assessorato regionale per la definizione dell’accredito sui posti letto, legata ovviamente alla distribuzione dei servizi sanitari nel territorio gallurese. «E successivamente – prosegue Luisella Maccioni – al coinvolgimento del sindacato sul reintegro del personale ex Cooperativa La Fenice, di modo da non disperdere un patrimonio di professionalità e di competenze. Il tutto infine deve essere seguito da un ragionamento completo sulla qualità della sanità in Gallura ad un anno dalla costituzione dell’ Ats. Soltanto così – conclude la segretaria territoriale – avremo la certezza che alle parole corrispondano i fatti. E le certezze vanno date ai lavoratori ex Fenice, ancora disoccupati e ai cittadini galluresi monchi di un servizio essenziale».



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