La Nuova Sardegna

Olbia

Il verde nel degrado, la dura denuncia di Ripensare Tempio

di Angelo Mavuli
Il verde nel degrado, la dura denuncia di Ripensare Tempio

La minoranza attacca il Comune per la scarsa pulizia Sotto accusa anche l’intervento di potatura di alcuni alberi

06 febbraio 2018
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TEMPIO. Per il gruppo consiliare Ripensare Tempio che ha come capogruppo Antonio Addis, agronomo di professione, il verde urbano in città, è in uno stato di degrado e di incuria a causa della sporcizia, dell’incuranza e dei pochi controlli. «La scarsa attenzione dell’amministrazione, nel preservare almeno quanto fatto in passato in diverse aree, (Parco Grandi, cimitero, ingressi cittadini, periferie e altre aree) - si legge in un comunicato -, sta diventando intollerabile e indecorosa per Tempio. Città famosa, fra le altre cose, per l’imponente armatura verde che la caratterizzava e per le acque sorgive. Oggi - prosegue Tempio Libera -, la città risulta drasticamente impoverita dall’incuria del verde e del decoro urbano che una amministrazione virtuosa ed attenta avrebbe dovuto curare ed implementare. E invece, erbacce, rifiuti e alberature deperenti stanno occupando spazi importanti del territorio che avrebbero meritato ben altra attenzione. A questo stato di cose, negli ultimi tempi si è aggiunta un’altra mazzata al verde cittadino nella piena indifferenza degli amministratori. Parliamo, dello sconsiderato intervento di potatura di alcune alberature stradali. In diversi viali della città gli alberi ad alto fusto hanno subito tagli molto drastici con un sistema di potatura ormai abbandonato da tempo perché le evidenze scientifiche hanno ampiamente dimostrato che tale taglio non porta alcun vantaggio ma creerà al contrario molti problemi nel medio e lungo periodo. La capitozzatura effettuata nei giorni scorsi - dicono i tre consiglieri di Ripensare Tempio -, è ritenuta la più dannosa tecnica di potatura degli alberi in quanto li indebolisce e ne provoca il decadimento. Inoltre diversamente da quanto qualcuno pensa, un taglio del genere crea pericoli per la sicurezza dei cittadini in quanto i rami che rispuntano sono più deboli e quindi più soggetti a rotture. Non debbono essere neanche sottovalutati gli aspetti estetici: il verde, oltre alla grande utilità in quanto fabbrica di ossigeno, è la componente più importante nell’estetica dei viali. Totalmente ignorata dagli ultimi interventi. Un vero scempio compiuto con importanti risorse finanziarie, da utilizzare invece in interventi più consoni e meno costosi. Il nostro verde cittadino, simbolo di accoglienza per tutti, avrebbe meritato maggiore cura e non l’inconsapevolezza e l’indifferenza finora mostrata. L’attenzione al verde dovrebbe rappresentare una delle regole di base in una città che si dice impegnata in importanti progetti come la rigenerazione urbana. Che, peraltro, prevede la cura e l’implementazione degli spazi verdi “come luoghi di aggregazione sociale e di svago e che concorre ad un complessivo innalzamento della qualità della vita degli abitanti”. Il documento è firmato da Antonio Addis, Daniela Campra e Sebastiana Carta.

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