Dopo gli spari partono le indagini
di Walkiria Baldinelli
Santa Teresa, sindaco cauto: nessun legame tra fucilate contro i cani della Taras e amministrazione
11 febbraio 2018
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SANTA TERESA. «I colpi di fucile esplosi in pieno pomeriggio in località Buoncammino e il ferimento di uno dei cani, l'altro non è stato ancora ritrovato, della mamma dell'assessore Stefania Taras sono un segnale grave e atroce, che va condannato, ma non è legato a rapporti tra amministratori comunali e cittadini». Il sindaco Stefano Pisciottu commenta così il gesto compiuto da ignoti giovedì scorso e invita alla cautela nel fare ipotesi: «Ad oggi non c'è mai stato alcun segnale che possa collegare l'episodio con l'attività dell'amministrazione». La stessa Taras, ancora scossa per l'accaduto, esclude che ci sia un nesso: «Sinora, per fortuna, non ho ricevuto alcun atto intimidatorio, né rimostranze di qualcuno». Nel frattempo proseguono a tutto tondo le indagini dei carabinieri della caserma di Santa Teresa, guidati dal comandante Daniele Antonucci.
La ricostruzione. Antonio, fratello dell'assessore al Turismo, sente un colpo di fucile e si precipita in giardino. I due pastori tedeschi non rispondono al suo richiamo e corre così verso la stradina di campagna che costeggia l'abitazione. Le va incontro sanguinante Janas, 3 anni. Colpita a una zampa e di striscio a un occhio, viene subito operata. Di Iuri, l'esemplare maschio di 8 anni si perdono le tracce. Sulla terra battuta c'è una pozza di sangue. I carabinieri di Luogosanto giunti sul posto perlustrano la zona e rinvengono i bossoli di un fucile. Stefania Taras aveva lasciato la casa della madre un quarto d'ora prima. «Io e la mia famiglia – sottolinea ancora l’assessore –, procederemo per vie legali. Perché è un atto da condannare. Oltre a mio fratello anche i vicini o qualche passante hanno corso il rischio di trovarsi davanti qualcuno che imbracciava il fucile». Nella zona, immersa nel verde, distante tre chilometri dal paese, risiedono sei famiglie.
La ricostruzione. Antonio, fratello dell'assessore al Turismo, sente un colpo di fucile e si precipita in giardino. I due pastori tedeschi non rispondono al suo richiamo e corre così verso la stradina di campagna che costeggia l'abitazione. Le va incontro sanguinante Janas, 3 anni. Colpita a una zampa e di striscio a un occhio, viene subito operata. Di Iuri, l'esemplare maschio di 8 anni si perdono le tracce. Sulla terra battuta c'è una pozza di sangue. I carabinieri di Luogosanto giunti sul posto perlustrano la zona e rinvengono i bossoli di un fucile. Stefania Taras aveva lasciato la casa della madre un quarto d'ora prima. «Io e la mia famiglia – sottolinea ancora l’assessore –, procederemo per vie legali. Perché è un atto da condannare. Oltre a mio fratello anche i vicini o qualche passante hanno corso il rischio di trovarsi davanti qualcuno che imbracciava il fucile». Nella zona, immersa nel verde, distante tre chilometri dal paese, risiedono sei famiglie.