La Nuova Sardegna

Olbia

Rischio idrogeologico a Olbia: la maggioranza approva il Piano Nizzi

di Serena Lullia
La presentazione del piano alternativo di mitigazione del rischio idrogeologico
La presentazione del piano alternativo di mitigazione del rischio idrogeologico

Le minoranze non partecipano al voto. Il sindaco: «Scelta per il bene della città». Russu: «Teatrino senza contraddittorio»

13 febbraio 2018
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. La maggioranza mantiene la promessa della campagna elettorale. Rottama il Piano Mancini e sceglie il Piano Nizzi. La soluzione del canale scolmatore con doppia vasca di laminazione a Putzolu passa in Consiglio con i soli voti della maggioranza. La proposta verrà presentata come osservazione in sede di Valutazione di impatto ambientale, la palude dove è bloccato il Piano Mancini. La minoranza abbandona l’aula. Lungo il dibattito cominciato alle 17 in seduta aperta. E proseguito a partire dalle 20 in seduta formale.

Mancini rottamato. Il sindaco Settimo Nizzi ripercorre l’iter del piano Mancini. Poi va all’affondo. «Questo Piano non verrà mai approvato – dice –. Non si può fare un progetto di questa portata, con soldi pubblici, per fare un buco nell’acqua. Chi in questi giorni si è permesso di criticare la proposta alternativa bene avrebbe fatto a studiare. Come chi invoca la Corte dei conti. Noi facciamo tutto alla luce del sole. Saremo noi a mandare tutto in Procura». Nessun dubbio sulla bocciatura del Piano Mancini. «Un piano fallimentare – afferma Nizzi –, pieno di omissioni. Chi non vive nella nostra città pensa che una cosa o l’altra vada bene. Noi vogliamo essere sicuri che le cose che facciamo siano fatte bene. Se pensate che abbiamo fatto tutto questo solo per metterci la medaglietta del partito avete sbagliato. Con questo nuovo piano pensiamo ai nostri concittadini».

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.16474890:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.16474890:1653489037/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

Stesso entusiasmo nelle parole del consigliere Pietro Carzedda. «Un momento storico per Olbia – afferma –. Che il Mancini piaccia o no ci ha portato in una situazione di stallo. Possiamo dire che quel piano è stato un punto di partenza di cui allora, come minoranza, denunciammo tutti i punti critici. In più un progetto estraneo alla città e che non l’ha messa in sicurezza. In campagna elettorale avevamo promesso due cose. Fuori l’acqua da Olbia e riduzione al minimo degli espropri. Nella soluzione che approviamo oggi ci sono entrambi».

Le opposizioni. Per Ivana Russu, della Coalizione civica, non è da persone responsabili votare un piano senza approfondimento. «Oggi ho assistito a un teatrino in cui si è smontato pezzo dopo pezzo il piano Mancini senza contraddittorio – afferma –. Non me la sento di difendere a spada tratta il piano Mancini né di scegliere la soluzione alternativa senza un adeguato approfondimento. Per senso di responsabilità. Perchè alle due alluvioni io c’ero. Qui c’è un Ati composta da quattro società con tecnici regionali e nazionali competenti di cui ci fidiamo tutti. Però mi fido anche del professor Mancini che ritengo un luminare. Resta un dato di fatto. Non esisten nessuno studio a rischio zero e nessun calcolo scientifico che in questo momento possa dare la certezza che un’alluvione non si verificherà».

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.16474880:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.16474880:1653489037/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

Puntuale e affilato con eleganza l’intervento di Roberto Ferinaio, 5 stelle. «Molti oggi in questa aula hanno ricordato di non essere tecnici, io invece lo sono – afferma –. E gli ingegneri hanno la capacità di rendere il loro progetto il migliore. Siamo passati dal sindaco operaio al sindaco ingegnere che firma in campagna elettorale una proposta che poi diventa la soluzione alternativa al Mancini. Ci si ostina a fare una battaglia di opinione. Il sindaco dice che sono i cittadini che non vogliono il Piano Mancini, ma gli ricordo che ha vinto le elezioni per pochi voti, non con la maggioranza assoluta. Sono molto deluso. Siamo di nuovo ai blocchi di partenza. A 5 anni dall’alluvione».
 

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative