La Nuova Sardegna

Olbia

Nizzi al commissario regionale: «Subito stop al Piano Mancini»

di Serena Lullia
Nizzi al commissario regionale: «Subito stop al Piano Mancini»

La richiesta contenuta nell’allegato alla delibera di Consiglio che dà il via libera allo studio alternativo L’ingegnere Venturini: «Cinque mesi per il progetto definitivo, sei per la Via e tre anni per realizzarlo»

14 febbraio 2018
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OLBIA. Stop al Piano Mancini. Lo chiede il sindaco Settimo Nizzi con l’emendamento allegato alla delibera che dà il via libera al Piano alternativo. Il messaggio alla Regione, all’Autorità di bacino e al commissario straordinario Edoardo Balzarini è di sospendere subito tutte le attività connesse al Piano Mancini». L’emendamento passa con i voti dei 19 consiglieri di maggioranza, gli stessi che hanno approvato il Piano Nizzi. Un canale scolmatore con doppia vasca di laminazione a Putzolu.

I tempi. Il futuro del Piano Nizzi lo disegna nel dettaglio l’ingegnere della Technital Simone Venturini. Cinque mesi per trasformare lo studio di fattibilità contro le alluvioni presentato ieri in progetto definitivo. Sei mesi il tempo massimo per ottenere la Via, la valutazione di impatto ambientale e accedere allo step successivo. Il Consiglio superiore dei lavori pubblici. Per i lavori Venturini ipotizza tre anni e tre mesi di cantieri. 150 i milioni di euro necessari per realizzare il Piano diviso in tre lotti. 60 milioni per il primo; 60 milioni per il secondo e 30 milioni per il terzo e ultimo lotto dedicato agli interventi in città. Il percorso più critico è costituito dalla costruzione della galleria naturale. Si calcolano 27 mesi. «Contemporaneamente si possono realizzare le opere di presa per cui occorrono 12 mesi – aggiunge Ventursni –. Per un totale di 39 mesi di lavori».

I punti di forza. È sempre l’ingegnere Technital a illustrare i punti di forza del canale scolmatore con doppia vasca di laminazione. «Nel nostro studio non è prevista la costruzione di muri e stazioni di sollevamento – afferma –. Le superfici da espropriare in area urbana passano da 462mila a 85mila metri quadri. La superficie da acquisire in area agricola passa da 272mia a 180mila metri quadri. I ponti da ricostruire passano da 54 a 20. La portata residua di acqua residua che entra in città passa da 499 metri cubi al secondo a 182.

Finanziamento. Nizzi ci mette la faccia. Le risorse ottenute per il piano anti-alluvione resteranno anche per il piano alternativo. «Non perdiamo nessun finanziamento», rassicura il sindaco.

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