La Nuova Sardegna

Olbia

Direttivo del Parco scatta il count down per gli ultimi nomi

Direttivo del Parco scatta il count down per gli ultimi nomi

LA MADDALENA. Il Consiglio direttivo del Parco prende forma. Tra le polemiche. La Comunità del Parco ha scelto i suoi componenti, respingendo la proposta del Consiglio comunale di indicare quattro...

28 febbraio 2018
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LA MADDALENA. Il Consiglio direttivo del Parco prende forma. Tra le polemiche. La Comunità del Parco ha scelto i suoi componenti, respingendo la proposta del Consiglio comunale di indicare quattro consiglieri, due di maggioranza e due di opposizione. Una decisione assunta con voto unanime da maggioranza e opposizione. Unica astensione quella di Mauro Bittu «con l’auspicio che Regione e Provincia trovassero figure più autorevoli».

La Provincia ha nominato Luca Ronchi, guida ambientale, ex capo di gabinetto del sindaco Angelo Comiti, già componente del direttivo del Parco poi commissariato dal Governo; l’ex sindaco Angelo Comiti, Pd, è stato scelto dalla Regione; Michele Esposito, prima coordinatore di Sel e oggi di LeU, è il terzo nome espresso. Il sindaco Luca Montella ha abbandonato la seduta della Comunità del Parco per protesta. Ronchi, Comiti ed Esposito entreranno a far parte del Consiglio direttivo, l’organo chiamato ad affiancare il presidente Fabrizio Fonnesu nella gestione dell’ente. Gli altri componenti potrebbero essere nominati già prima del voto. Spettano al ministero dell’Ambiente, al ministero dell’Agricoltura, alle associazioni ambientaliste, all’Ispra. Qualcuno ricorda al sindaco che in passato lui stesso, insieme al vice sindaco Massimiliano Guccini furono nominati con questo sistema. «In questo paese c'è chi cerca di mettere pace fra gente di opinioni diverse e c’è chi se ne sbatte – replica Montella –. Partiamo da presupposti diversi evidentemente. A me sta a cuore l'interesse dei più, a certi sta a cuore l'interesse di pochi. Non ci si può sempre dividere su tutto in quest’isola. Se in passato ha prevalso la logica dello scontro sul tema del parco, con conseguenze sulla gestione del Parco stesso, non significa che si debba seguire sempre quella strada. La posizione unanime del Consiglio puntava a questo. A costruire, non a distruggere. A pacificare, non a scatenare nuove guerre. Ma evidentemente questo modo di fare a qualcuno non piace».

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