La Nuova Sardegna

Olbia

Il presunto rapinatore: io non c’entro nulla

Il presunto rapinatore: io non c’entro nulla

Carlo Gusinu, in carcere per l’assalto alla Poste di Vaccileddi, ha risposto alle domande del giudice

14 marzo 2018
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OLBIA . «Con la rapina, io non c’entro nulla». Carlo Gusinu, 34 anni di Padru, arrestato dai carabinieri perché ritenuto uno dei tre responsabili del colpo messo a segno il 4 dicembre scorso all’ufficio postale di Vaccileddi, ha risposto alle domande del gip del tribunale di Tempio, Giuseppe Grotteria. Dal 9 marzo, giorno in cui è stato arrestato, si trova rinchiuso nel carcere di Bancali. Il suo difensore, Antonio Francesco Cucca, ha chiesto la remissione in libertà. Il giudice si è riservato.

Carlo Gusinu ha rigettato ogni accusa. «Quel giorno ho fatto lo stesso tragitto che faccio tutti i giorni per andare a lavorare e per portare mio figlio a scuola. Non ho fatto nessun altro spostamento», ha detto al giudice, sollecitando ulteriori accertamenti sulle immagini delle telecamere di videosorveglianza e sul cellulare.

Il colpo all’ufficio postale della frazione di Loiri, era fruttato poco meno di 40mila euro. Carlo Gusinu era stato arrestato durante un blitz tra Lula e Padru in esecuzione di un’ordinanza del tribunale di Tempio su richiesta della Procura. Con lui è finito in manette Pier Franco Muscau, 29enne incensurato di Lula, mentre il terzo della presunta banda, Franco Paolo Chessa, 36 anni anche lui di Lula, si trovava già in carcere perché arrestato dai carabinieri di Nuoro lo scorso febbraio per una rapina all’ufficio postale di Onifai. L’operazione “Timer” è stata messa a segno dai carabinieri del reparto territoriale di Olbia, insieme allo Squadrone cacciatori di Sardegna e al comando provinciale di Nuoro. La serrata attività investigativa durata tre mesi, ha condotto alla banda ritenuta dagli inquirenti, responsabile dell’assalto armato all’ufficio postale.

I clienti presenti erano stati fatti sdraiare a terra, mentre il direttore e la dipendente erano stati “invitati” a consegnare i soldi. I tre malviventi erano fuggiti a bordo di una Mazda 2 di colore grigio con 38mila euro. (t.s.)

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