La Nuova Sardegna

Olbia

Necropoli di San Simplicio porte aperte dal 29 marzo

Necropoli di San Simplicio porte aperte dal 29 marzo

Il museo sotterraneo sarà visitabile da prima di Pasqua. La gestione all’Aspo Si pagherà un ticket d’ingresso. In mostra tombe romane e la rampa del tempio 

21 marzo 2018
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OLBIA. La necropoli non sarà più un luogo nascosto dietro vetrate scure e mura di cemento armato. Il museo sotterraneo che conserva un pezzo pregiato di storia olbiese sarà aperto tra una settimana. Giovedì 29 marzo, in occasione della Pasqua, la necropoli di San Simplicio sarà finalmente visitabile. A gestirla per conto del Comune sarà l’Aspo, la società municipalizzata che da tempo non si occupa più soltanto di trasporto pubblico. In questi giorni l’amministrazione, in sintonia con la Soprintendenza, sta definendo gli ultimi dettagli. L’area museale, in passato aperta soltanto in occasione della festa di San Simplicio, terrà le sue porte spalancate fino al prossimo 31 dicembre. Dopodiché la gestione molto probabilmente sarà affidata a un team di professionisti. Per accedere al museo si pagherà un biglietto di pochi euro, che comprende anche il noleggio di un’audioguida e l’utilizzo di altre tecnologie multimediali. Inoltre in questi mesi l’Aspo si occuperà di promuovere il sito archeologico anche tra i turisti tramite precise campagne di marketing. La giunta comunale aveva deciso di affidare la necropoli all’Aspo, guidata da Massimo Putzu, lo scorso dicembre, attraverso una delibera proposta dall’assessore comunale alla Cultura Sabrina Serra. E questo grazie anche a un contributo di 20mila euro della Fondazione di Sardegna. Nel museo sotterraneo si possono ammirare alcune tombe romane, due pozzi greci, una fornace medievale e la rampa di accesso al tempio romano di Cerere, che si trovata al posto dell’attuale basilica. La struttura venne realizzata dalla giunta Giovannelli durante i lavori di piazza San Simplicio. Nel 2011 spuntarono infatti 400 tombe e per questo il Comune decise di salvare una porzione della necropoli. L’area di San Simplicio è stata da sempre importante per la città. Qui esisteva un luogo di culto anche nelle fasi fenicia, greca e punica, fino ad arrivare ai romani e all’epoca giudicale. (d.b.)

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