La Nuova Sardegna

Olbia

Sport e defibrillatori, ecco come muoversi

Centri di formazione delle Assl in stand by. Piero Delogu (Areus): «I corsi si possono fare comunque»

12 aprile 2018
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OLBIA. Il decreto congiunto firmato nel 2017 tra il ministero della Salute e quello dello Sport, ha imposto l’obbligo della dotazione e dell’impiego di defibrillatori per le società sportive e le associazioni dilettantistiche. «Con un unico obiettivo - aveva detto Lotti -: rendere più sicuro lo svolgimento di attività sportive troppo spesso colpite da tragedie che si sarebbero potute evitare con la sola presenza di un defibrillatore».

Ogni impianto sportivo, dunque, deve essere dotato di un defibrillatore semiautomatico o a tecnologia più avanzata e deve essere sempre presente una persona formata all’utilizzo del dispositivo salvavita.

E nasce proprio da questo la protesta di alcune società sportive galluresi, i cui componenti vorrebbero fare i corsi per imparare a usare il defibrillatore. Ma da un paio di mesi sono stati sospesi. «Nell’ambito della formazione del servizio di emergenza urgenza è in corso la riorganizzazione dell’attività - spiegano l’Ats e la Assl di Olbia in una nota- . A tal proposito l’Ats e l’Areus stanno definendo le modalità di esecuzione dei percorsi formativi che interessano sia il personale sanitario che i “laici” (personale non sanitario)».

Dunque, che cosa devono e possono fare le società sportive in questa fase di transizione? A dirlo è Piero Delogu, direttore sanitario dell’Areus. «Innanzitutto - spiega Delogu- i centri di formazione aziendale che si occupavano anche dei corsi di formazione di Blsd per le associazioni sportive dei territori, sono stati stravolti. In questo momento ce n’è uno solo, a Nuoro, ma all’interno di 2 aree socio sanitarie da individuare dovrebbero essere attivati altrettanti centri “periferici”. In attesa che ciò avvenga, l’associazione sportiva che intende seguire i corsi, può rivolgersi alle società accreditate a farli (ci sono sia a Olbia che ad Arzachena). A quel punto la società contattata non potrà però muoversi in modo autonomo: dovrà comunicare alla centrale operativa del 118 di avere le richieste per fare un corso. E appena avrà il via libera potrà procedere». (s.p.)

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