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Marijuana nella borsa: i carabinieri arrestano un 49enne
SANTA TERESA. I carabinieri l’hanno scoperto in flagranza mentre, nascosto in un cannetto, prendeva una borsa all’interno della quale i militari hanno trovato degli involucri contenenti oltre 200...
17 aprile 2018
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SANTA TERESA. I carabinieri l’hanno scoperto in flagranza mentre, nascosto in un cannetto, prendeva una borsa all’interno della quale i militari hanno trovato degli involucri contenenti oltre 200 grammi di marijuana. Sostanza stupefacente che, per le modalità di detenzione e occultamento, secondo i militari, appariva destinata ai fini di spaccio e comunque ad un uso non esclusivamente personale.
Così, Fabio Catta, 49 anni, residente a Santa Teresa è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
In precedenza era stato fermato dai militari durante un normale controllo, da cui non era emerso nulla a suo carico. Più tardi, però, era stato notato nel cannetto. A quel punto, era scattato il controllo e l’arresto. Il fatto è accaduto nella tarda matti nata di domenica.
L’uomo, che era agli arresti domiciliari, è comparso ieri davanti al giudice Marco Contu che ha convalidato l’arresto e lo ha rimesso in libertà. Il giudice ha disposto l’obbligo di firma. Il suo difensore, l’avvocato Nino Vargiu, ha chiesto i termini a difesa per valutare un rito alternativo. Il processo si terrà il 9 luglio. (t.s.)
Così, Fabio Catta, 49 anni, residente a Santa Teresa è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
In precedenza era stato fermato dai militari durante un normale controllo, da cui non era emerso nulla a suo carico. Più tardi, però, era stato notato nel cannetto. A quel punto, era scattato il controllo e l’arresto. Il fatto è accaduto nella tarda matti nata di domenica.
L’uomo, che era agli arresti domiciliari, è comparso ieri davanti al giudice Marco Contu che ha convalidato l’arresto e lo ha rimesso in libertà. Il giudice ha disposto l’obbligo di firma. Il suo difensore, l’avvocato Nino Vargiu, ha chiesto i termini a difesa per valutare un rito alternativo. Il processo si terrà il 9 luglio. (t.s.)