Giudice sospesa, il ministro sollecita il Csm
Orlando richiama il vice presidente Legnini sul procedimento disciplinare della Carta
11 maggio 2018
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OLBIA. Il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha sollecitato con una nota il vice presidente del Csm, Giovanni Legnini, in merito alla sospensione obbligatoria dalle funzioni e dallo stipendio del giudice Elisabetta Carta, indagata per rivelazione di segreti d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Roma sulle presunte aste pilotate al tribunale di Tempio che vede 11 indagati, tra cui sei magistrati. Secondo l’accusa, avrebbe disposto intercettazioni avvertendo di ciò gli interessati. Nei suoi confronti il gip di Roma ha disposto una misura interdittiva per sei mesi. Provvedimento penale a cui deve fare seguito quello disciplinare da parte del Csm. Orlando ha richiamato l’attenzione del vice presidente Legnini sul fatto che la richiesta di sospensione dalle funzioni e dallo stipendio presentata l’8 marzo a seguito dell’ordinanza del gip emessa il 15 febbraio e confermata il 17 aprile, è ancora in attesa delle determinazioni del Consiglio.
Il difensore della Carta, l’avvocato Ivano Iai spiega che il procedimento disciplinare è cominciato a marzo e ha ottenuto una serie di rinvii a causa delle condizioni di salute del giudice. «Ritengo l’iniziativa del ministro una indebita pressione di una parte della procedura verso un organo indipendente, terzo e imparziale qual è la sezione disciplinare del Csm, autorevolmente rappresentata dal vice presidente Legnini e da cinque consiglieri – dice – L’iniziativa del ministro appare, peraltro, del tutto fuori luogo, essendo membro di Governo dimissionario cui spetta solo la gestione dell’ordinaria amministrazione». (t.s.)
Il difensore della Carta, l’avvocato Ivano Iai spiega che il procedimento disciplinare è cominciato a marzo e ha ottenuto una serie di rinvii a causa delle condizioni di salute del giudice. «Ritengo l’iniziativa del ministro una indebita pressione di una parte della procedura verso un organo indipendente, terzo e imparziale qual è la sezione disciplinare del Csm, autorevolmente rappresentata dal vice presidente Legnini e da cinque consiglieri – dice – L’iniziativa del ministro appare, peraltro, del tutto fuori luogo, essendo membro di Governo dimissionario cui spetta solo la gestione dell’ordinaria amministrazione». (t.s.)