La Nuova Sardegna

Olbia

Festa a base di marijuana: 2 anni allo studente olbiese

Festa a base di marijuana: 2 anni allo studente olbiese

Era stato arrestato dopo un blitz dei carabinieri nel suo appartamento a Bologna. Sequestrato quasi un chilo e mezzo di droga, nei guai altri universitari fuori sede 

21 maggio 2018
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OLBIA. È stato condannato a due anni di carcere lo studente universitario olbiese arrestato dai carabinieri il 12 maggio scorso a Bologna con l’accusa di detenzione e spaccio di droga. Il processo si è svolto con rito abbreviato davanti al giudice Paola Palladino. G.S., 21 anni, era rimasto coinvolto nel blitz dei carabinieri nell’appartamento dove risiedeva e dove si stava svolgendo un vero e proprio festino con abbondante consumo di droga. In particolare i militari avevano sequestrato circa un chilo e mezzo di marijuana e arrestato quattro giovani. Nei guai ci sono però anche altri ragazzi, perché al momento del blitz dei carabinieri nell’appartamento si trovavano dodici persone, tutti o quasi studenti, tra cui diversi sardi fuori sede. Come riporta in cronaca Il Resto del Carlino, la droga era nascosta nei posti più impensabili: dentro pouf del soggiorno, nel cassetto della scrivania e in un sacchetto avvolto in una coperta e riposto in fondo all’armadio della camera da letto.

Il processo ai giovani arrestati si è concluso con quattro condanne a pene variabili fra due anni di carcere e un anno e dieci mesi. Non è stata concessa la sospensione condizionale della pena. I condannati a due anni sono A.D.F., bolognese di 24 anni, e G.S. 21enne studente fuori sede di Olbia che aveva messo a disposizione l’alloggio in cui risiedeva. Un anno e dieci mesi, invece, a G.S., 21 anni, residente a Cesenatico, e A.K., 20enne albanese residente a Cesena. F. e S. erano accusati di aver ceduto 628 grammi di marijuana agli altri due imputati e piccoli quantitativi ad altri due compratori. A loro carico c’era anche la detenzione di altri 796 grammi trovati dai carabinieri nell’appartamento. Tutti e quattro, durante l’udienza di convalida dell’arresto di sabato scorso, si erano difesi dicendo che la droga era destinata ai loro rispettivi giri di amici per un consumo di gruppo. Gli avvocati hanno già preannunciato il ricorso in appello.(m.b.)
 

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