Estorsione e stalking, inchiesta della Procura
In tribunale la presunta vittima che accusa l’ex compagno. Riserbo assoluto da parte degli inquirenti
31 maggio 2018
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OLBIA. La Procura di Tempio sta indagando sull’ennesimo caso di stalking, dai contorni ancora oscuri, che sarebbe avvenuto in Gallura e sul quale c’è assoluto riserbo da parte degli inquirenti. Le indagini sono in pieno svolgimento e sulla drammatica vicenda che ha come vittima una giovane donna, non trapela nessuna indiscrezione. Si tratterebbe, però, di un caso molto delicato e complesso, ancora tutto da accertare, sul quale gli inquirenti cercano prove e riscontri alla disperata denuncia della vittima, punto di partenza dell’indagine.
La giovane donna è stata sentita l’altro ieri in tribunale, a porte chiuse, in sede di incidente probatorio davanti al giudice per le indagini preliminari Giuseppe Grotteria. È stata una udienza fiume, cominciata al mattino e finita addirittura nel pomeriggio, durante la quale la donna avrebbe raccontato la sua tremenda versione dei fatti. A renderle la vita impossibile sarebbe stato il suo ex compagno, che l’avrebbe a lungo pedinata e inseguita. A seguito di questa denuncia – confermata l’altro ieri nel corso dell’incidente probatorio in udienza – gli inquirenti indagano per atti persecutori e anche per tentata estorsione. Una vicenda ancora completamente avvolta dal segreto istruttorio, ma che entro breve tempo potrebbe portare a nuovi e inquietanti risvolti.
Al termine dell’incidente probatorio in tribunale, contattati i rispettivi difensori, l’avvocato della persona offesa, Immacolata Natale e il difensore dell’indagato, Giampaolo Murrighile, entrambi hanno mantenuto l’assoluto riserbo sui fatti denunciati al centro dell’attenzione della Procura di Tempio. Nessun dettaglio e nessun commento, nulla di nulla. Resta il fatto che si tratta dell’ennesima denuncia di abusi e violenze di genere in Gallura, dove le inchieste giudiziarie sono sempre più frequenti così come gli interventi delle forze dell’ordine a seguito delle disperate richieste d’aiuto che giungono dalle vittime delle violenze.
La giovane donna è stata sentita l’altro ieri in tribunale, a porte chiuse, in sede di incidente probatorio davanti al giudice per le indagini preliminari Giuseppe Grotteria. È stata una udienza fiume, cominciata al mattino e finita addirittura nel pomeriggio, durante la quale la donna avrebbe raccontato la sua tremenda versione dei fatti. A renderle la vita impossibile sarebbe stato il suo ex compagno, che l’avrebbe a lungo pedinata e inseguita. A seguito di questa denuncia – confermata l’altro ieri nel corso dell’incidente probatorio in udienza – gli inquirenti indagano per atti persecutori e anche per tentata estorsione. Una vicenda ancora completamente avvolta dal segreto istruttorio, ma che entro breve tempo potrebbe portare a nuovi e inquietanti risvolti.
Al termine dell’incidente probatorio in tribunale, contattati i rispettivi difensori, l’avvocato della persona offesa, Immacolata Natale e il difensore dell’indagato, Giampaolo Murrighile, entrambi hanno mantenuto l’assoluto riserbo sui fatti denunciati al centro dell’attenzione della Procura di Tempio. Nessun dettaglio e nessun commento, nulla di nulla. Resta il fatto che si tratta dell’ennesima denuncia di abusi e violenze di genere in Gallura, dove le inchieste giudiziarie sono sempre più frequenti così come gli interventi delle forze dell’ordine a seguito delle disperate richieste d’aiuto che giungono dalle vittime delle violenze.