La Nuova Sardegna

Olbia

«Ciao Antonio, ora farai le foto lassù»

di Pietro Zannoni
«Ciao Antonio, ora farai le foto lassù»

Calangianus, le parole del parroco per l’ultimo saluto al giovane morto nel lago di Como. Folla immensa ai funerali

07 giugno 2018
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CALANGIANUS. «Antonio, noi non ti abbiamo perso. Tu che sei fotografo e regista, ora opererai nel cielo per sempre ove ci hai preceduto». Queste le parole finali dell’omelia di don Umberto Deriu (concelebranti don Giovanni Pittoru ,don Antonio Addis e don Gianni Satta) alla messa per dire addio al giovane Antonio Pittorru, morto tragicamente nel lago di Como coltivando la passione per le foto. Come brano del Vangelo, il parroco ha scelto quello che parlava della tempesta sedata dal Signore nel lago di Tiberiade. A don Umberto quelle righe sono servite per rispondere agli interrogativi che tanti si pongono per quanto accaduto in un altro lago. «Anche gli apostoli - ha detto don Deriu - chiedevano “fai qualcosa”. Il fatto è che noi non siamo più padroni di noi stessi. E’ successo ai discepoli di Gesù, è successo ad Antonio strappato all’amore della famiglia. Nelle avversità, sembra che Dio ci abbandoni. Non è così, non ci abbandona mai, condivide il dolore sino alla fine, guida con forza il timone della barca verso la sua casa. La nostra tempesta interiore è calmata da Gesù”. Infine, don Deriu, ha immaginato che Antonio sul lago dialogasse con il Signore (“Aiuta la mia famiglia a capire che io sono presso di te, non sono morto ma vivo”) Un mare di folla, compaesani, gente dai centri vicini, amici, conoscenti , hanno voluto dare l’ultimo saluto ad Antonio. Sin dalle 10,30 alle 13 e dalle 15 sino alle 16,30 lunghe file in chiesa per le condoglianze. E’arrivata persino dalla Virginia la cugina Monica Anna discendente di un avo, partito in America nel 1912, e a casa della quale Antonio due anni fa era andato per migliorare il suo inglese. A fine messa il fratello Raimondo ha ricordato Antonio con parole toccanti, ne ha esaltato le doti artistiche, la sua capacità con le foto a scegliere gli aspetti positivi della realtà: «L’acqua torbida del lago ha interrotto l’esperienza del tuo talento, ora ci sembra tutto nero. Ma nelle acque del lago ti sei liberato e sei entrato dentro di me. Vivi e vivrai per confortare noi tre, ma mi aiuta Sant’Agostino. “Coloro che non ci sono più, sono sempre dove noi siamo”».

Anche Laura Pirrigheddu, una coetanea di Antonio, ha cantato, commossa, When yov’re gone di Avris Lavigne, cantante preferita dell’amico. Non mancava il labaro del liceo del Dettori con docenti ed ex compagni. In mattinata a Tempio nel liceo c’era stato un minuto di silenzio per ricordare quello studente così geniale che tutti rimpiangono.

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