La Nuova Sardegna

Olbia

Ritrovato un cadavere in mare

di Dario Budroni
Ritrovato un cadavere in mare

Il corpo è stato notato da alcuni diportisti. Potrebbe trattarsi di Fabrizio Rocca, il 22enne scomparso

11 giugno 2018
2 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. La chiamata è partita attorno alle 10.30. «C’è un cadavere in mare, vicino l’isola di Soffi». La motovedetta della guardia costiera è arrivata sul posto nel giro di pochi minuti. Qui i militari si sono trovati di fronte al corpo di un uomo in avanzato stato di saponificazione e con addosso solo dei calzini neri. Il cadavere è stato poi recuperato e trasportato a Golfo Aranci. Adesso è a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il riconoscimento, considerato l’avanzato stato di decomposizione, è impossibile. Quindi saranno l’esame del Dna e poi l’autopsia a fare luce sull’identità e sulle cause del decesso. Ma vista la zona del ritrovamento, cioè la bocca del golfo di Cugnana, di fronte a Porto Rotondo, è probabile che il corpo ritrovato ieri mattina sia di Fabrizio Rocca, il giovane di 22 anni originario di Bolzano scomparso proprio da Porto Rotondo la sera del 14 maggio. Le forze dell’ordine non si sbilanciano. Intanto, comunque, sono stati avvisati i genitori del ragazzo.

Il ritrovamento. A notare il cadavere, tra l’isola di Soffi e Punta Capriccioli, sono stati alcuni diportisti, che hanno subito avvertito la guardia costiera di Golfo Aranci, comandata da Paolo Pisano. A bordo della motovedetta Cp 709 anche gli uomini del reparto territoriale dei carabinieri guidato dal colonnello Alberto Cicognani. La salma è stata trasportata a Golfo Aranci. Il magistrato ha poi ordinato il trasferimento alla camera mortuaria dell’ospedale Giovanni Paolo II dove, con tutta probabilità già oggi, saranno effettuati gli esami. Di certo c’è che il corpo, che potrebbe corrispondere a quello di Rocca, si trovava in acqua ormai già da parecchi giorni.

La scomparsa. Le ipotesi portano a Fabrizio Rocca. Il giovane, alto 1.90, era arrivato a Porto Rotondo il 14 maggio mattina per lavorare come informatico nel residence Bouganville, dove aveva anche trovato alloggio. Di sera, dopo una tranquilla telefonata con la madre, la scomparsa. Il giovane, forse in stato confusionale, aveva lasciato davanti al residence la busta con la spesa e con un estintore avrebbe tentato di sfondare una vetrata del Bouganville, forse per recuperare trolley e tablet. Senza soldi né documenti, si era liberato dei vestiti e si era allontanato di corsa verso il porto. Un ristoratore lo aveva visto correre sotto la pioggia con addosso solo i boxer e i calzini. Una telecamera lo aveva immortalato alle 21.30 vicino allo Yacht club, mentre si dirigeva verso la spiaggia e la scogliera. Poi, dopo un ultimo avvistamento in spiaggia, più nulla. Per giorni vigili del fuoco, guardia costiera, carabinieri, volontari e la polizia coordinata dal vice questore Fernando Spinicci hanno provato a cercarlo, ma senza risultati. Erano stati registrati anche presunti avvistamenti.

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative