La Nuova Sardegna

Olbia

Vino e gastronomia il nuovo turismo comincia a tavola

di Giandomenico Mele

Dal 20 al 22 giugno in aeroporto riparte “Call2Action” È il programma strategico avviato da Regione e Geasar 

16 giugno 2018
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OLBIA. Dalla tavola ai mercati. Si parla di enogastronomia ma si pronuncia con lo slang del turismo, perché cibo e vino, tradizioni culinarie e specificità del territorio sardo rappresentano uno degli asset fondamentali per portare turisti in Sardegna. Soprattutto per cavalcare stagioni diverse da quella estiva e conquistare, appunto, nuovi mercati. L’enogastronomia ha l’interessante particolarità di racchiudere i valori che il turista contemporaneo sempre più mostra di ricercare nel suo approccio al viaggio: cultura, tradizioni, sostenibilità, benessere psicofisico e, soprattutto, esperienze autentiche e originali. Il “turismo enogastronomico”, il segmento più dinamico e maggiormente in crescita nel mondo delle vacanze, è il tema del prossimo appuntamento di Sardinia Tourism Call2Action, in programma dal 20 al 22 giugno nella sala congressi Mbc nel terminal dell’aeroporto “Costa Smeralda” di Olbia.

L’anno del cibo. Due giorni fa Joseph Ejarque, l’esperto spagnolo vero e proprio guru di management destination, nonché autore del progetto turistico strategico della Regione Sardegna, ha sottolineato davanti a un pubblico di addetti ai lavori i quattro assi strategici del Piano regionale: outdoor, cultura, natura e, appunto, enogastronomia. Tutto questo proprio nel 2018, proclamato anno nazionale del cibo italiano dai ministeri delle Politiche agricole e del Turismo e Beni culturali. «Abbiamo intercettato un biennio decisivo per il turismo in Sardegna, con la nuova legge regionale e il Piano strategico che rappresenta la base su cui incardinare la Dmo (Destination management organization) e la Conferenza permanente sul turismo – spiega Lucio Murru, direttore commerciale di Geasar -. Nell’anno della svolta l’assessorato regionale al Turismo ha deciso di finanziare gli aeroporti sardi per fare sistema e assumere un ruolo guida dando spazio ai tematismi strategici sul fronte dell’industria delle vacanze». Dal prossimo mercoledì oltre 150 tra operatori e professionisti del turismo (con iscrizioni già sold out), impareranno come l’enogastronomia possa rappresentare un traino per il turismo, ma anche come si sviluppi una cultura manageriale. Inoltre, stampa specializzata, blogger e influencer provenienti dall’Olanda faranno conoscere a quel mercato le eccellenze enogastronomiche della nostra isola. Cioè quel ricco patrimonio che sempre di più si sta consolidando nell’offerta turistica della Sardegna.

Il programma. Nella giornata di mercoledì 20 giugno, appuntamento chiave della conferenza dedicata al tematismo enogastronomico, ad aprire i lavori sarà la stessa società Geasar, che ha ideato l’iniziativa; seguiranno gli interventi d’apertura dell’assessore regionale al Turismo, Barbara Argiolas, dal titolo “Sviluppare Il turismo enogastronomico in Sardegna” e del coordinatore scientifico del programma, Josep Ejarque. Sarà poi la volta di Roberta Garibaldi, ambasciatrice della World travel food association (Wtfa), che racconterà “Chi è e com’è il turista enogastronomico”. Alla ripresa dei lavori si parlerà di destinazioni enogastronomiche di successo in Italia ed Europa: Parma, Langhe e Roero, Liguria Gourmet, Slovenia, Fiandre (Belgio), La Ruta del jamon iberico (Spagna) e la Provenza (Francia). Il mondo e i mondi del cibo, capaci di entrare in modo pervasivo nella vita sociale di oggi: mode e tendenze, un fenomeno di costume e uno dei trend topic più cliccati sul web e più fotografati sui social. Tutti ingredienti ideali per una nuova frontiera del turismo anche in Sardegna.

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