La Nuova Sardegna

Olbia

Porto Istana, al mare tra ambulanti abusivi e nessun controllo

di Serena Lullia
Porto Istana, al mare tra ambulanti abusivi e nessun controllo

San Teodoro, la strada di accesso, usata dai disabili, tappezzata di vestiti. Il parcheggio si paga ma nel lido non ci sono bagni e docce

04 luglio 2018
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OLBIA. Da via di accesso al mare a via dello shopping. Abusivo. La discesa a mare per Porto Istana è foderata di vestiti. Vetrine improvvisate ma ben allestite. In esposizione abiti da spiaggia di ogni varietà, cappelli, asciugamani. Quando i metri di ringhiera finiscono sono gli alberi a diventare manichini per appendere i capi in vendita. Ovviamente tutto abusivo. E pensare che i corrimano della discesa a mare sono stati pensati per agevolare i portatori di handicap o chi ha difficoltà motorie. Ma nessuno controlla. Gli agenti della polizia locale, un tempo sentinelle puntuali contro l’abusivismo e per la sicurezza dei bagnanti, qui non si vedono da tempo. E che la situazione sia sfuggita un po’ di mano è più che evidente. Le bancarelle dalla discesa a mare proseguono sulla sabbia.

Negozi a ruote. Ma c’è anche chi il negozio l’ha messo sulle ruote. E se lo porta a spasso carico di costumi da bagno. Spingendolo sulla sabbia d’argento di uno dei lidi più belli della costa olbiese. Davanti la divina signora del mare, Tavolara, e un mare di una trasparenza che leva il fiato. Ed è per quello che Porto Istana viene presa d’assalto dai turisti già dalle 8. I due stabilimenti balneari sono operativi da presto. Anche perché la loro posizione, proprio al centro del litorale, è invidiabile. Per delimitare meglio le distese di ombrelloni e sdraio ci sono i pattini per il salvataggio.

Free zone. Più un ostacolo mentale che reale. I bagnanti conoscono bene i loro diritti. Sanno che i cinque metri che separano la battigia dall’inizio della concessione sono liberi. L’ordinanza balneare parla chiaro. “Nella fascia dei 5 metri dalla linea del mare è consentito il libero e gratuito accesso e transito per il raggiungimento della battigia». E i più sanno pure che, tutto ciò che non è espressamente vietato, come stendere l’asciugamano, è consentito. Anche perché la free zone davanti alle concessioni viene usata per la sosta e l’esposizione della merce degli ambulanti. Vestiti, salvagenti e braccioli, cappelli. Di spiaggia libera ne resta davvero poca. Due fazzoletti di granelli ai lati delle concessioni. In molti scelgono di migrare nella seconda spiaggia di Porto Istana. Ma le cose lì non è che vadano poi molto meglio.

Servizi cercasi. In una spiaggia così gettonata, con parcheggi a pagamento, 2 lettini con ombrellone in prima fila a 35 euro o a 29 in seconda, il bagnante pretende dei servizi. Che però non ci sono. Zero bagni, zero docce, zero controlli. Ci sono però i trespoli per la differenziata. Peccato che in pomeriggio siano già saturi. Presenza fissa, per tutta la giornata, il via vai di ambulanti. Anche cordiali e sorridenti, ma che proponendoti ogni dieci minuti la loro merce spezzano la quiete di una giornata di relax.

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