La Nuova Sardegna

Olbia

Spiritu Santu, discarica al collasso

di Dario Budroni

L’impianto è saturo e la Devizia non ritira l’umido. Disagi per tutta l’estate in città e in altri 13 Comuni

08 luglio 2018
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OLBIA. I bidoni dell’umido sono rimasti al loro posto. Pieni e maleodoranti. Così alla fine i cittadini si sono trovati costretti a riportare tutto dentro casa. Il motivo è questo: gli operatori della Devizia non hanno potuto effettuare il terzo turno di raccolta settimanale perché la discarica di Spiritu Santu è al collasso. Impossibile conferire altri rifiuti organici prima di smaltire le tonnellate già presenti nell’impianto gestito dal Cipnes. Luglio è appena cominciato e tutto lascia pensare a una estate da codice rosso. Con l’arrivo dei turisti e con i ristoranti che lavorano a pieno ritmo, la quantità dei rifiuti organici si è naturalmente moltiplicata. «Purtroppo i problemi ci sono e sono anche molto seri – spiega il sindaco Settimo Nizzi –. La discarica ha una capienza di 417 tonnellate settimanali di umido, ma ne servirebbero mille. E il problema è che la soglia non si può alzare. Impossibile anche smaltire i rifiuti altrove. Tutti gli impianti sono saturi, oltre al fatto che sarebbe una soluzione molto costosa». L’unica speranza risiede nel progetto del nuovo impianto per la produzione di biometano, sempre a Spiritu Santu, al momento in fase di valutazione di impatto ambientale in Regione. «L’iter è a buon punto e fino a quel momento bisognerà stringere i denti – spiega Nizzi –. Stiamo facendo di tutto per limitare i disagi. Ma chiediamo ai cittadini di collaborare e sopportare».

L’emergenza. La questione non riguarda solo Olbia, ma anche altri tredici Comuni. Compresi quelli che d’estate si riempiono di turisti, da Budoni alla Maddalena passando per Arzachena. Ieri, per la prima volta, a Olbia non è stato possibile effettuare il terzo turno settimanale di raccolta dell’umido, previsto solo per il periodo estivo. Diverse le lamentele da parte dei cittadini, per via del mancato preavviso. Il ritiro dei rifiuti organici riprenderà comunque domani. «La popolazione è cresciuta, in Gallura ci sono tantissimi turisti, i ristoranti sono pieni e per fortuna la raccolta differenziata sta andando molto bene – continua il sindaco Nizzi –. Di conseguenza la quantità dei rifiuti organici è aumentata a dismisura e la discarica non riesce più a stare al passo. Questo sarà un anno di sopportazione e per tutta l’estate dovremo fronteggiare non pochi problemi, perché al momento non si sa più dove mettere l’umido».

L’ultima battaglia. Solo un mese fa i sindaci dei 14 Comuni che conferiscono a Spiritu Santu avevano proclamato lo stato d’emergenza. La soglia delle tonnellate settimanali di umido era stata infatti abbassata da 417 a 240. Poi Provincia e Regione avevano individuato una strada comune per mantenere il limite a quota 417. Una soglia che dimostra di essere comunque troppo bassa.

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